PIAZZISTI SINDACALI VERRANNO AD ILLUSTRARCI I VANTAGGI DELLA PREVIDENZA INTEGRATIVA
Il 16 luglio, con la complicità dell’ Amministrazione che ha messo a disposizione lo strumento della video-conferenza, piazzisti sindacali verranno ad illustrarci i presunti vantaggi dell’adesione al Fondo Sirio.
Lo strumento della video conferenza è la palese dimostrazione che questi soggetti, rifiutando il confronto diretto con i lavoratori, hanno enormi difficoltà nel fare passare un messaggio che già nel privato è stato bocciato e bollato come l’ennesimo scippo a danno del reddito dai lavoratori stessi.
Nel 2007 la campagna di controinformazione e di mobilitazione attuata dalla RdB e dal sindacalismo di base salvò il TFR di moltissimi lavoratori del privato dalla speculazione finanziaria e dai rischi collegati ai fondi pensione.
Il Fondo Sirio costituito nel 2011 con atto sottoscritto da ARAN e CGIL CISL UIL e UGL è stato ideato per convincere i lavoratori a costruirsi una pensione che integri quella obbligatoria (guarda caso dopo i disastri iniziati con la Riforma Dini e all’alba di quelli devastanti della Riforma Fornero).
Sappiamo già che integrerà solo le tasche di finanzieri, speculatori, e sindacalisti che figurano come consiglieri in tale fondo con lauti gettoni di presenza stabiliti a favore dei componenti.
Infatti a presiedere il Consiglio d’ Amministrazione c’è Giorgio Allegrini ( lo stesso che in video conferenza illustrerà il Fondo !!), ex segretario generale della CISL INPS, con un compenso annuo di 21.000 euro stabilito nell’atto costitutivo, mentre altri otto sindacalisti figurano come Consiglieri.
Così come avvenuto per quella parte di lavoro privato, dove i fondi, a tozzi e bocconi, sono partiti, la rendita del fondo non potrà garantire quanto prospettato ma, sicuramente, per chi li gestirà, sarà uno strumento per mettere le mani nei mercati finanziari e trarne lauti guadagni a rischio zero, o meglio, a rischio dei lavoratori !!
Siamo alla vigilia di una aggressiva e generalizzata campagna pubblicitaria per imporre la previdenza complementare nel pubblico impiego.
I primi segnali in alcune amministrazioni regionali vanno in questa direzione e le stesse amministrazioni pubbliche spingono perché l’operazione abbia successo.
Impediamo lo scippo del TFR dei lavoratori pubblici, continuiamo a raccogliere le firme che già a migliaia sono arrivate sui tavoli dei rappresentanti del Governo passato e dell’attuale, lottiamo tutti insieme per restituire dignità alla previdenza pubblica e giusto valore alle pensioni.
Nella giornata di oggi e nelle prossime giornate la USB invierà, per conoscenza, al Direttore Generale della D.G. PIBLO le centinaia di firma già raccolte presso gli Uffici Centrali e Territoriali del Ministero del Lavoro.
Roma, 9 luglio 2013
USB/P.I. - Coordinamento Nazionale Lavoro e P.S.