Art. 7 SENZA VERGOGNA

Roma -

SENZA VERGOGNA !

(Assegnazione emolumenti art. 7 ex Salute a personale del Ministero ex Lavoro)

Presso la sede di Via Veneto in data 10.09.2009 si è svolto l'atteso incontro, tra a delegazione pubblica composta dal Capo di Gabinetto Dott. Ponticelli, dal sottosegretario Dott. Verbaro,  dal D. G. Dott. Pianese  e le OO.SS con oggetto gli emolumenti dell'art. 7 ex Ministero Salute.

Incontro scaturito da diverse richieste inviate dalla RdB fin dal lontano aprile scorso e, da ultima, quella mandata da CGIL CISL UIL.

Questa O.S. è entrata subito nel merito dell'oggetto chiedendo chiarimenti circa il pagamento di emolumenti accessori spettanti al personale della ex  Salute  ad alcuni colleghi del Lavoro.

In particolare abbiamo chiesto di conoscere:

quante risorse sono state impegnate e per quali motivi,

quali sono i destinatari, e in che misura beneficeranno di tali emolumenti,

quali criteri sono stati utilizzati per individuare il personale, specificando che risultano a questa O.S., altri lavoratori, oltre quelli degli Uffici di Gabinetto, "beneficiati" da questa discutibile operazione. 

Il Capo di Gabinetto non ha negato che nei prossimi giorni verranno pagate  somme pari a quelle corrisposte ai lavoratori della ex Salute giustificando il tutto con il fatto che il Gabinetto è unico per tutto il Ministero e di conseguenza spetta anche al personale di ruolo del Lavoro percepire le stesse somme dei colleghi della Salute. Parimenti non ha negato che tra i destinatari vi sono compresi una parte considerevole degli autisti.

La RdB ritiene estremamente grave l’atteggiamento assunto dall’Amministrazione che, in totale  spregio alla normativa contrattuale ha deciso unilateralmente di rimpinguare le retribuzioni di alcuni dipendenti a danno di altri; ma ancor più grave  è che per compiere tale operazione si sia messo mano a  quello che, a tutti gli effetti, è salario accessorio e quindi oggetto di contrattazione.

La RdB ha, da sempre, criticato fortemente le disparità salariali all’interno del comparto Ministeri così come ritiene inaccettabile che all’interno dello stessa amministrazione esistano disparità salariali a parità di funzioni.

Tra l’altro ci risulta che, per pagare questo personale, è stato ridotto il fondo per i dipendenti livellati della ex Salute ma non quello dei  dirigenti.

Così mentre da una parte, grazie agli accordi e contratti, si tolgono  soldi ai lavoratori e  si armano campagne diffamatorie che introducono  meccanismi clientelari quali la meritocrazia, dall’altra si elargiscono ricchi premi “a pioggia” per i collaboratori di fiducia.

Singolare è anche il fatto che, nonostante l'unificazione dei Ministeri, mentre  per il salario accessorio ( vedi FUA, art. 7 e quant’altro) si continua ad avere partite economiche separate, nel caso di pignoramenti dovuti a mancati pagamenti da parte dell'Amministrazione si pigliano i soldi dove capita. Questo è’ quanto sta avvenendo a danno dei lavoratori degli Uffici del Lavoro di Firenze, Napoli, Reggio Calabria dove la magistratura ha posto sotto sequestro  i soldi dei fondi unici in ragione dei debiti del Ministero della ex Salute. 

La RdB, così come dichiarato nella riunione, ritiene che l’Amministrazione non può illegittimamente disporre dei soldi dei dipendenti, siano essi del Lavoro o della Salute o della Solidarietà Sociale.

L'accorpamento dei Ministeri non può e non deve essere pagata dai lavoratori di questa o quest'altra Amministrazione. Se si intende pagare una parte del personale dovranno essere  reperite nuove risorse, se il personale nuovo da pagare (come noi riteniamo) deve essere tutto quello ricompreso nell' ex Ministero Lavoro ed ex Ministero Solidarietà Sociale il Governo cacci i soldi e paghi le operazioni politiche che compie, non "a costo zero", come sbandierato, ma "a costi pesanti" sulla pelle dei lavoratori.

Invitiamo i colleghi del Lavoro, Salute e Solidarietà Sociale a mobilitarsi per costringere il Ministro a cambiare questo atteggiamento arrogante.

Pretendiamo rispetto per il lavoro e pari dignità per tutti.

 

 

Roma, 14 settembre  2009                                                                   Federazione RdB/CUB Pubblico Impiego