TANTO RUMORE PER (QUASI) NULLA
Facciamo il punto dopo aver esaminato i provvedimenti di legge.
Il testo bollinato della legge di bilancio riporta l’INL tra le amministrazioni beneficiarie dal 2026 dell’incremento del FRD. Una pezza di fronte a quell’ennesima penalizzazione ai danni di tutto il personale INL di fronte alla quale USB ha senza indugio proclamato lo stato di agitazione con procedura di raffreddamento al Ministero del Lavoro e attivato in estate la petizione firme con migliaia di adesioni.
E’ evidente che il testo di cui parliamo debba passare dall’approvazione delle Camere per diventare definitivo. Su di esso c’è un aspetto che intendiamo rimarcare: rinviando ad un futuro DPCM non sappiamo quale sia la portata dell’incremento del nostro FRD.
In altri termini, ad oggi non conosciamo lo stanziamento; se verranno assegnati a INL pochi spicci ciò non determinerà alcun miglioramento della nostra condizione economica, né alcuna attrattività per l’Ispettorato. Siamo soliti essere pratici, dunque valuteremo se si tratta di una misura strutturale ed efficace o di un “pannicello caldo”.
Il testo del DL 159 del 31 ottobre, cd. Decreto sicurezza sul lavoro, prevede alcune novità per i dipendenti dell’INL:
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Aumento del fondo per l’efficientamento da 20 a 30 milioni. Misura concreta, potenzialmente migliorativa se accompagnata da progetti che coinvolgano l’intero personale, che evitino di mettere i lavoratori gli uni contro gli altri e che finalmente traccino il solco di un vero sistema indennitario.
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Previsione della forfettizzazione del trattamento di missione, su richiesta del personale ispettivo. Sul punto, visto che le modalità di riconoscimento e corresponsione saranno determinate con decreto MLPS vorremmo capire di cosa stiamo parlando, di quanto pesa l’indennità e di come verrà gestito in concreto. Informare e ascoltare i lavoratori ci sembra scelta di equilibrio e correttezza prima di ogni intervento dall’alto. Vedremo.
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l’INL potrà assumere trecento ispettori tra ordinari e tecnici. E qui siamo alla consueta fuffa ad uso propagandistico contro le stragi sul lavoro, dato che puntualmente vengono coperti meno della metà dei posti disponibili a fronte di un’impressionante carenza, soprattutto al centro-nord, di personale amministrativo.
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Incremento del numero dei dirigenti di seconda fascia, con la possibilità di assumerne altri sei e altri due da promuovere come dirigenti di prima fascia. Ricordiamoci dello sfacelo che si è prodotto con gli accorpamenti sui territori e stimiamo sei dirigenti in più in periferia come una goccia nel mare, tenuto conto che in INL il 40% degli uffici periferici è accorpato ad un altro e visto che l’esperienza ha portato con sé una pessima gestione degli accorpamenti, soprattutto sul lato operativo, con fusioni a freddo di sedi con storie, contesti produttivi, economici differenti e spesso mal conciliabili.
Insomma, tanto rumore per (quasi) nulla…questo passa il Governo!
Dove sono le misure per l’attrattività dell’INL??? Che fine hanno fatto gli interventi promessi sul Welfare???
Sappiamo che “non bisogna disturbare chi produce ricchezza” e che l’INL messo nelle condizioni di lavorare efficacemente disturberebbe non poco, ma in sede di conversione del decreto qualcuno dovrebbe intervenire politicamente, assumersi le proprie responsabilità e pretendere che tutto questo non si risolva nel “meglio questo che nulla”.
Basta con le promesse!
Attendiamo misure concrete e più efficaci!!!
Roma, 4 Novembre 2025
USB P.I.
Coordinamento Nazionale INL-MLPS