SIAMO ALLE SOLITE (ANCORA UNA VOLTA ESCLUSI!!!)
In questi anni USB PI ha dimostrato che solo lottando si possono ottenere migliori condizioni economiche per le lavoratrici e i lavoratori del pubblico impiego.
Per questo consideriamo centrale la battaglia sulla parità dei Fondi Risorse Decentrate, così come quella sulla perequazione dell’indennità di amministrazione. Perché come USB PI, perseguendo da sempre il principio “A parità di lavoro parità di salario”, riteniamo continui a sussistere una differenziazione salariale tra amministrazioni che dipende dalla diversa consistenza dei Fondi Risorse Decentrate. In buona sostanza, se lavoro al Ministero X percepisco una quota di FRD di € 1.000. Se, invece, lavoro al Ministero Y percepisco una quota di FRD pari a € 1.500.
Venerdì 14 Marzo è stato pubblicato il Decreto Legge n. 25 che prevede l’istituzione di un fondo di 190 milioni destinato alla progressiva armonizzazione dei trattamenti economici accessori del personale appartenente alle aree professionali e del personale dirigenziale dei Ministeri e della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Insomma, come al solito, i dipendenti dell’INL sono esclusi!!!
Ed è francamente agghiacciante come si ricalchi la lettera della norma del “DPCM senza INL” del governo Draghi che ci escluse nel 2022 dalla perequazione dell’indennità di amministrazione. Ed è gravissimo come si stia ripetendo lo stesso incubo, stavolta sul livellamento dei Fondi Risorse Decentrate: scritto com’è il Decreto Legge, l’INL non parteciperà alla ripartizione del fondo di 190 milioni destinato all’armonizzazione degli FRD dal 2025 in avanti.
Resta l’amara constatazione che sul tavolo del governo l’Ispettorato resti ignorato sull’aumento del salario accessorio, mentre i “ministeriali” si vedono riconosciuti (buon per loro!) incrementi per Decreto Legge!
Eppure una speranza residua…ovvero che nella fase di conversione del D.L. 25/2025 i vertici dell’INL e il Ministro del Lavoro si attivino politicamente con un emendamento e intervengano per garantire la nostra inclusione al fondo di 190 milioni.
La storia di questa “finta agenzia” prevede che l’INL insegua ogni incremento dopo essere stato escluso dal riconoscimento. Al di là delle belle parole e dei proclami pubblicitari contano i fatti che dimostrano, ancora una volta, quale attenzione ci riservi la parte politica!!!
USB P.I.
Coordinamento Nazionale INL-MLPS