Petizione per l’incremento fondo risorse decentrate INL

Nazionale -

Qui il link per firmare: https://lavoro.usb.it/firma-per-incremento-fondo-risorse-decentrate-inl.html 

L’art. 14 del Decreto Legge n. 25/2025, convertito nella legge n. 69/2025, al fine di proseguire il processo di progressiva armonizzazione dei trattamenti economici accessori del personale appartenente alle aree professionali e del personale dirigenziale dei Ministeri e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha istituito a decorrere dal 2025 un fondo con una dotazione pari a 190 milioni di euro annui, finalizzato all’incremento dei fondi del trattamento economico accessorio destinati alla contrattazione collettiva integrativa.

Con il DPCM pubblicato il 16 giugno 2025 sono state assegnate le risorse stanziate dal dall’art. 14 del DL 25/2025, convertito nella Legge n. 69/2025, e destinate alla progressiva armonizzazione dei salari accessori nei Ministeri e alla Presidenza del Consiglio, per complessivi € 153.836.000 annui a decorrere dal 2025.

Come da copione, dunque, il DPCM attuativo ha escluso da tale incremento il personale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro. Un’esclusione già scritta nella Legge n. 69/2025 e che ha come effetto il blocco presente e futuro del FRD dei dipendenti dell’INL.

A ben guardare, infatti, trattasi di misura prevista annualmente per il salario accessorio e quindi di rilievo fondamentale per il trattamento economico dei pubblici dipendenti; Se l’INL fosse stato incluso tra le amministrazioni destinatarie l’incremento dell’FRD avrebbe consentito dal 2025 in avanti oltre al miglioramento delle condizioni economiche di tutto il personale anche il riconoscimento ad una più ampia platea di lavoratori dei differenziali stipendiali (progressioni economiche orizzontali) e il potenziamento dei benefici assistenziali.   

Purtroppo, riscontriamo che l’esclusione sia diventata consuetudine per l’INL, causando una disparità di trattamento fra i dipendenti pubblici che rientrano nel campo di applicazione del CCNL Funzioni Centrali, escludendo, fra la pletora dei destinatari, sempre e solo i dipendenti dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.

USB PI è stata l’unica organizzazione sindacale ad attivare lo stato d’agitazione del personale dell’INL proprio per rimarcare tale esclusione.

In occasione della procedura di raffreddamento e conciliazione il Ministero del Lavoro non ha chiarito la ragione della mancata approvazione alla Camera dei Deputati di un emendamento di inclusione al fondo (addirittura ha precisato di non conoscerne le ragioni!), né ha in alcun modo individuato i provvedimenti normativi capaci di veicolare l’inclusione dell’INL e la tempistica per la soluzione della questione.

Siamo alle solite, dunque: come già avvenuto per la perequazione dell’indennità di amministrazione nel 2022 e nel 2023, gli unici dipendenti pubblici esclusi continuano ad essere i dipendenti dell’INL!

Se, come ribadito più volte dai vari Ministri e dal Governo, l’INL svolge una funzione strategica per garantire la tutela dei lavoratori e la sicurezza nei luoghi di lavoro, ai dipendenti dell’INL deve essere riconosciuta pari dignità economica, altrimenti assisteremo al costante abbandono dal servizio e “la migrazione” verso altri enti dove è riconosciuto un migliore trattamento economico.

Non è più accettabile che i dipendenti dell’INL per vedere riconosciuti i propri diritti siano costretti ad inseguire e a lottare per ciò che agli altri dipendenti pubblici viene garantito dalla legge. Non è più tollerabile che non si riesca ad ottenere l’incremento del FRD mentre s’impongono obiettivi strategici, pretendendo sempre maggiore efficienza nella garanzia dei servizi ai cittadini e più controlli sull’osservanza delle norme in materia di diritto del lavoro e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Diciamo basta di fronte all’ennesima esclusione!

Chiediamo, pertanto, al Ministero del Lavoro, al Dipartimento della Funzione Pubblica e al Ministero dell’Economia e delle Finanze risposte certe e concrete, in mancanza delle quali adotteremo ogni forma di lotta e di mobilitazione necessaria per ottenere pari dignità economica.

Chiediamo ai destinatari della presente petizione di attivarsi per l’approvazione di una norma che reperisca ulteriori risorse per l’incremento del Fondo Risorse Decentrate dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.