Per non finire bolliti
Nei mesi scorsi e in tema di perequazione avevamo avvertito del rischio di fare la macabra fine della rana di Chomsky. La rana trovava sgradevole che la temperatura dell’acqua salisse tuttavia, indebolita, non trovava la forza di reagire. Decideva di sopportare fino al momento in cui finiva inesorabilmente bollita.
Ci avevano detto che l’INL era “un’Agenzia finta con il coordinamento delle funzioni ispettive rimasto solo sulla carta” e, invece, di fronte all’ennesima messinscena a saldi invariati per le casse dello Stato si è scelto di fare un passo indietro.
Ed è la seconda volta che il dott. Pennesi assiste ad un simile passaggio per il personale che dirigeva e dirige. La prima volta 6 anni fa quando s’imbarcò (e ci imbarcò), a costo zero, nel progetto renziano di riforma (con smantellamento), mentre USB era l’unica voce fuori dal coro. L’altro oggi, con il dietrofront sull’ipotesi di rientro al Ministero (sbandierato come portatore degli arretrati, ipse dixit) e persistenza del danno di svariate migliaia di euro tra un dipendente INL e il suo collega ministeriale. Altro che parità salariale con INPS e INAIL!
L’ultima bozza sul rientro al Ministero era a costo zero. Non era prevista alcuna misura di miglioramento delle condizioni del personale dell’INL e dell’ANPAL, nulla di quanto squadernato negli incontri con la ministra Calderone, che aveva fantasticato della possibilità di veder incrementato il salario accessorio fino a 50 milioni, di partecipare ai fondi INPS da destinare a specifiche indennità fisse, di far leva su 37 milioni di euro per la liquidazione degli arretrati della perequazione, di costituire autonomi Dipartimenti all’interno della grande macchina ministeriale e badabìm e badabàm... tutte belle favole vendute per quattro mesi! Praticamente aria fritta. Probabile che si sia innestata la retromarcia visto che le mirabolanti promesse erano rimaste castelli in aria.
Sono mesi che denunciamo che con i fatti si sta perseguendo un Ispettorato debole, controlli inefficaci (magari orientati dai consulenti), riduzione della capacità dello Stato di rispondere all’illegalità nel mondo del lavoro, e soprattutto personale svilito: ricette tipiche della destra liberista in tema di ispezioni sul lavoro.
Di fronte al tentativo di procurare un’amnesia generale su tre anni di arretrati da garantire al personale dell’INL e dell’ANPAL, l’USB intende incalzare il vertice politico e amministrativo seguendo con determinazione la strada del conflitto. Lo stato di agitazione ancora in piedi non va soltanto declamato ma reso operativo, vanno dati segnali in piazza e negli uffici dell’INL e dell’ANPAL. Non deve cadere il silenzio su una questione così importante! Per questo l’USB organizzerà iniziative di mobilitazione nelle prossime settimane, a Roma, per dare voce a chi vuole lottare per richiamare le responsabilità politiche di questa persistente ed inaccettabile sperequazione.
Passando ad altro, anziché di “reperibilità” nell’ufficio di Roma crediamo si stia realizzando un servizio di pronto intervento garantito da 10 tecnici sul territorio - questo il numero “richiesto” dal Procuratore Aggiunto - remunerato con FRD 2022 e decreto Poletti 2023. La volontarietà dell’impegno non è stata garantita, anzi, è stato ribadito che la Procura intende utilizzare gli ispettori tecnici, “che vuoi o non vuoi” dovranno alternarsi (per 15 giorni consecutivi, incluse le domeniche ed esclusi i festivi) con il personale ASL. Dove sta la volontarietà?
Piuttosto riteniamo trovarci di fronte a forme d’intervento di Polizia Giudiziaria su chiamata del P.M., casi peraltro non regolati dal nostro CCNL e più affini a quelli di Pubblica Sicurezza. Consideriamo, inoltre, abbastanza pericoloso che qualche altra Procura, magari a corto di personale e in altre zone d’Italia, possa riferirsi a queste condizioni di accordo. La proposta nei termini presentati non ci convince affatto e crediamo ci sia più di una forzatura in termini di orario di lavoro del personale ispettivo.
A proposito, ultimamente pare si sia consumato qualche abuso in merito...o ci sbagliamo?
Quando la temperatura sale si dovrebbe trovare la determinazione e il coraggio per reagire... prima di finire bolliti!
USB P.I. - Coordinamento Nazionale INL-MLPS-ANPAL
Roma, 20 aprile 2023