INL, l'acqua è poca

Roma -

Nessuna bozza, niente di scritto. Nel corso della riunione di oggi sono state presentate alcune "proposte" di norme dalla viva voce del dott. Papa, dopo introduzione del dott. Pennesi.

Sulla parte gestionale si è detto che il Ministero sarà organizzato in due dipartimenti con Decreto Legge. Dovrebbe essere mantenuta autonomia in materia organizzativa e nella contrattazione integrativa, in attesa del DPCM che riorganizzi in 4 dipartimenti il Ministero del Lavoro.

Sul lato economico si è ribadito impegno sugli arretrati della perequazione (con spesa di 37 milioni circa). Avanzi o no di bilancio sarebbe davvero una beffa rientrare al Ministero perdendo tre anni di adeguamento dell’indennità di amministrazione. Su questo punto USB non si darà pace e reagirà con ogni mezzo.

Pare ci sia l’intenzione di far confluire i diversi fondi (Poletti, spese lite, somme da prescrizioni e revoca sospensioni, ecc…) su FRD con contestuale innalzamento del tetto fino a 50 milioni, finanziato in quota parte con fondo da parte del MEF. E’ stata, inoltre, data lettura di un comma che prevede la partecipazione, sulla base di specifiche convenzioni, ai progetti INPS di cui all’art.18 della Legge 88/89 che incamerano fondi con meccanismo agganciato al recupero di contributi.

Misure un po' debolucce e non si sa quanto realizzabili.

Sugli arretrati sarebbe il caso di prevedere uno stanziamento apposito evitando il rischio che la R.G.S. possa stoppare nuovamente l’operazione. Non è chiaro, poi, quale sia l'impegno fattivo del MEF nell'integrazione del salario accessorio. In particolare, visto che a confluire nel FRD saranno fondi di natura variabile, vorremmo capire se e come sarà reso operativo l'obbligo di finanziamento fino al tetto dei 50 milioni.

Riguardo all’ingresso nei fondi INPS, previsto come contropartita dell’apporto del personale al recupero su omissioni ed evasioni contributive, non sono stati chiariti i termini di partecipazione, i contenuti, ne' le condizioni delle convenzioni tra MLPS e INPS.

Insomma, proposte ancora embrionali, poi la palla passerà davvero a chi decide. Mancano molti elementi per valutare se i maggiori oneri resteranno nella penna (ops nel computer) di chi li scrive e quante di queste mirabolanti promesse passeranno il vaglio del Governo, del voto parlamentare di conversione (dato che trattasi di D.L.) e della levata di scudi di Enti vigilati dallo stesso MLPS, che come 7 anni fa non staranno di certo a guardare.

Poi di norme se ne possono scrivere a decine, ciò che sarà decisivo è il placet del MEF senza il quale "l'acqua è poca e la papera non galleggia!".

Roma, 3 marzo 2023

USB P.I.

Coordinamento Nazionale INL-MLPS-ANPAL