INCONTRO DEL 13 NOVEMBRE

Roma -

Diverse le questioni al centro dell’incontro organizzato oggi con le OO.SS..

 

   FRD 2023

   L’ipotesi di accordo è stata certificata. Prossimi step saranno l’invio della circolare agli uffici territoriali ed avvio degli accordi locali entro metà dicembre. Tra contrattazione decentrata, verifica da parte delle DIL competenti e procedure di liquidazione si riuscirà a garantire il pagamento non prima di febbraio 2025.

   Ci ritroviamo, come d’abitudine ormai, con un patto nazionale che consente di distribuire fino alla metà del salario accessorio secondo un sistema di valutazione del tutto arbitrario, sganciato da ogni possibilità di misurazione e contenimento. Un impianto ormai stratificato che incentiva logiche di contrapposizione e divisione tra gli stessi lavoratori. Sono anni che, al di là di qualche ritocco, lo sforzo maggiore dei contraenti sembra essere quello di impegnarsi nella redazione di una versione identica alla precedente. Non firmeremo mai un accordo del genere

   Abbiamo ribadito la nostra ferma contrarietà al criterio dell’effettiva presenza in servizio per la distribuzione della quota destinata alla contrattazione di sede (pari al 25%). Anche su questo, si parla tanto di gender gap e poi si utilizza il parametro della “presenza effettiva in servizio” (senza equiparazioni delle assenze) che penalizza i genitori lavoratori (soprattutto donne), o chi è costretto ad assentarsi (soprattutto donne) per provvedere a necessità familiari. Ancora una volta, dunque, penalizzati i lavoratori genitori, i lavoratori disabili e i caregivers familiari.

      Restiamo sempre disponibili a ripensare all’intero impianto dell’FRD creando un vero e proprio sistema indennitario per i dipendenti e smettendola finalmente con questa logica che mette sempre gli uni contro gli altri, con sommo beneficio di una classe dirigente impegnata ogni anno a premiare indisturbata il proprio cerchio magico e a dispensare valutazioni più secondo arbitrio che ragionevolezza.

 

   CONTRATTAZIONE SUI DIFFERENZIALI STIPENDIALI

   Relativamente alle procedure per i differenziali stipendiali per l’area degli assistenti con decorrenza 1/1/2023 il pagamento dovrebbe avvenire in busta paga dicembre. Per le progressioni dei funzionari la graduatoria definitiva dovrebbe essere pubblicata entro novembre. Si prevede la corresponsione dei differenziali a gennaio 2025. A questo proposito, la DC Personale ha comunicato che i pari-merito della graduatoria dei funzionari sono stati risolti dalla commissione.

   In merito all’accordo sui differenziali con decorrenza 1/1/2024 vanno sempre ricordate le norme (pessime) del D.Lgs. 150/2009 - cd. decreto Brunetta - che pongono stringenti limiti percentuali: il principio dell’avanzamento selettivo (50% degli aventi diritto), individuato con circolare della R.G.S., ha sempre determinato la divisione del personale, indebolendolo e causando sperequazioni incancellabili.

 

 

   Dettò ciò, la proposta dell’Amministrazione, tenendo conto dei suddetti paletti, prevede i differenziali stipendiali per n. 3 operatori, n. 292 assistenti e n. 546 funzionari, per un totale di n. 841 beneficiari e stanziamento su FRD 2024 di € 2,2 milioni.

   Considerato l’odioso principio dell’avanzamento selettivo abbiamo tenuto ferma la nostra posizione nella trattativa: per molti colleghi questa procedura rappresenta l’ultima chance prima del pensionamento e ci siamo dichiarati disponibili a  riconoscere lo scatto economico per chi ha maggior anzianità di servizio e vecchia progressione (2010) per poi passare all’avanzamento per coloro i quali hanno perso dieci anni di scatto economico dal 2010 al 2021.

   L’Amministrazione ha comunicato che, in base ai dati in possesso, dovrebbero ottenere l’avanzamento tutti coloro che non hanno beneficiato di una progressione prima del 2010, chi ha avuto l’ultimo scatto nel 2010 e assunto prima del 2012, compresi i colleghi che provengono da altre amministrazioni.

   La DC Personale ha confermato di accogliere le richieste avanzate durante la trattativa e che vanno in direzione della valorizzazione dell’anzianità di servizio: ulteriore considerazione degli anni di servizio prestati prima del riconoscimento dell’ultima progressione; equiparazione del punteggio del diploma quadriennale a quello quinquennale; previsione dell’esperienza professionale maturata in una fascia diversa come ulteriore criterio di priorità.

   Abbiamo considerato decisivo per la nostra sottoscrizione, oltre l’accoglimento delle nostre proposte, l’impegno delle parti al tavolo di procedere alla firma definitiva entro il 31/12/2024, in modo da passare velocemente ad un nuovo accordo, già nei primi mesi dell’anno prossimo, con differenziali stipendiali dal 1 gennaio 2025. Per noi è determinante garantire nel minor tempo possibile la progressione economica anche in favore di coloro che nei passaggi del 2010 sono stati esclusi e che per dieci anni hanno perso l’avanzamento economico.

   Riguardo le progressioni verticali in deroga l’Amministrazione conta di pubblicare la graduatoria definitiva entro la prossima settimana e di effettuare i passaggi con decorrenza 1 dicembre 2024.

   L’Amministrazione ha comunicato che entro metà dicembre concluderà il riscontro alle richieste di cambio famiglia professionale. La DC Risorse ha infine confermato che dopo aver verificato l’impatto sulla dotazione organica complessiva passeremo al confronto sui criteri per la mobilità del personale.

   Roma, 13 novembre 2024

 

                                                                  USB P.I.

                                          Coordinamento Nazionale INL-MLPS