DAGLI SPICCIOLI A 4500 EURO

(Accordo integrativo nazionale per la determinazione dei contenuti economici del FUA 2009)

Roma -

Incredibile …. ma vero !! Questo è il divario economico che potrebbe realizzarsi tra lavoratori a seguito dell’accordo nazionale sui contenuti economici del FUA 2009 firmato da CISL, UIL e FLP in data 30.04.2010 presso la nostra Amministrazione.

Dopo l’accordo sui criteri del 29 aprile 2009, firmato sempre dalle stesse OO.SS., di cui abbiamo già ampiamente trattato nei nostri comunicati precedenti denunciandone i discriminanti e sperequativi contenuti, un nuovo pacco viene confezionato a danno dei lavoratori.

Infatti nel presente accordo, con un colpo di mano, è stato elevato il tetto individuale da 3500 a 4500 euro lordo dipendente (tabellare), in base all’applicazione degli stessi criteri determinati nel precedente accordo.  Quindi il divario della distribuzione economica tra lavoratori è inevitabilmente destinato a crescere.

Il 60 % delle somme destinate alla produttività individuale e, quindi, sottoposte a insindacabile giudizio del Dirigente.

Il 40 % delle somme destinate alla produttività collettiva alla quale si potrà concorrere con un minimo di 60 giornate annue di effettiva presenza.

I soldi sottratti ai salari dei lavoratori sono nelle mani dei Dirigenti che ne potranno disporre a loro piacimento distinguendo i “buoni” dai “cattivi” in una propedeutica anticipazione delle fasce imposte per decreto da Brunetta.

L’ennesimo “atto notarile” esercitato sul tavolo della contrattazione dai firmatari che adducono a “loro discolpa” …. l’urgenza di firmare accordi al fine di fare percepire i dovuti soldi ai lavoratori …. producendo il solo risultato di continuare a dividere i lavoratori sulle questioni salariali senza affrontare i veri nodi della stessa.

Il problema, infatti, non è dare i soldi ai lavoratori ma, come ed in quale quantità, senza operare sperequazioni pesanti ed ignobili, utili solo ad alimentare clientele, fantozziana sudditanza e lotte intestine.

Molto più dignitoso e responsabile sarebbe stato pretendere sui tavoli di contrattazione del CCNI di utilizzare una parte considerevole delle  risorse  per realizzare le progressioni economiche di tutto il personale anziché sacrificarle sull’altare della produttività misurata dal “magnifico”, anticipando “l’innovativo” e quanto mai sperequativo sistema di valutazione governativo.

Oltre ciò occorre aggiungere una considerazione su quella che definiamo la parte peggiore del presente e del passato accordo il quale prevede per la prima volta (ed unico Ministero) l’esclusione dal conteggio ai fini della produttività delle presenze equiparate previste e tutelate espressamente dalla legge (congedi per maternità e paternità, 104, cura per gravi patologie, permessi per lutto etc. ). Mentre come Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali dovremo essere i primi a difendere gli istituti normativi destinati a tutelare i lavoratori, dall’ altra, con  tali accordi sindacali,  Amministrazione e sigle  firmatarie penalizzano per primi i propri lavoratori in una sorte di delirio d’onnipotenza che in nome della produttività devasta i più elementari diritti!!

Lasciamo il giudizio ai lavoratori che da questo accordo per effetto del punto 4: DISPOSIZIONI FINALI, avranno almeno la possibilità di conoscere in dettaglio i nominativi e le somme certe percepite traendone le dovute conseguenze.

Roma, 6 maggio 2010          RdB/CUB – Coordinamento Nazionale Lavoro e P.S.