DAL MEMORANDUM al D. lgs 150 PASSANDO PER GLI ACCORDI F.U.A 2009/10.
Proposte indecenti e accordi compiacenti e brutte sorprese
Produttività, performance, meritocrazia: queste le parole d’ordine, contenute già nel Memorandum siglato da tutte le OO.SS. eccetto la RdB con il passato governo, e oggi riproposte sia nel sistema di valutazione legato al CCNI, sia negli accordi sui FUA 2009/10 che una recente circolare ministeriale invita a sottoscrivere in sede territoriale ed in tempi brevi.
Produttività, performance, meritocrazia: parole pericolosamente vuote di contenuto, ma pregne di un sarcasmo autolesionista alla luce, soprattutto, della ennesima manovra finanziaria che per un intero quadriennio nega qualsiasi sacrosanto aumento contrattuale al Comparto Pubblico Impiego.
Con accordi che hanno il solo risultato di dividere i lavoratori sulle questioni di carattere salariale in un momento in cui lo scenario di una riforma della P.A. procede a tambur battente alla privatizzazione di interi pezzi dello Stato (vedi Difesa e Vigili del Fuoco), CISL e UIL hanno fatto del nostro Ministero il “laboratorio” delle politiche sindacali più arretrate di tutto il Pubblico Impiego.
Mentre il governo sottrae soldi ai lavoratori attraverso manovre inique indebolendo sempre di più il loro potere di acquisto, di concerto, presso la nostra Amministrazione, sindacati compiacenti firmano accordi che concorrono alla nefasta operazione di dividere i lavoratori tra “buoni e cattivi” al fine di operare una sorta di selezione naturale che spianerà la strada, in un prossimo futuro, all’applicazione del decreto legislativo 150 ( Brunetta).
NELLA MAREA NERA contenuta negli accordi FUA 2009/10 della richiesta di performance più adatte a dimostrare una produttività fasulla basata sulla quantità degli interventi dell’attività ispettiva più che sulla qualità ed efficacia della stessa; NEL GIOCO DELLE TRE CARTE delle schede di valutazione complessive ed individuali dove l’unica posta è il massacro determinato dalla divisione della forza e della determinazione dei lavoratori, SGUAZZANO capi e capetti che intendono utilizzare questi contenuti per ammansire i più riottosi minacciando sanzioni economiche e ventilando persino presunte, quanto improponibili, sanzioni disciplinari.
STRANO CASO quello del Ministero del Lavoro deputato a vigilare, tutelare e garantire i diritti di tutti i lavoratori e che invece, senza colpo ferire e in totale ossequio al DL 112 /2008, in data 29 /4/2009 e poi, un anno dopo, ad aprile 2010, ha siglato con quelle OO.SS. ormai del tutto asservite, gli accordi nazionali rispettivamente sui criteri per l’assegnazione del FUA 2009 e quello sui contenuti economici sempre del FUA 2009 con all’interno la decurtazione degli incentivi per le giornate di assenze dovute al congedo per maternità, alle malattie dovute ad infortunio sul lavoro, ai permessi per lutto, alla legge 104 per i portatori di handicap, alla cura di patologie gravi ecc…
BRUTTE SORPRESE, infatti, sono destinate a quei colleghi che nel corso del passato 2009 hanno dovuto, loro malgrado, utilizzare tali istituti.
Gli accordi per l’anno 2009 prevedono che tali istituti vengano conteggiati solo ai fini del raggiungimento del minimo di 40 giorni che concorrono alla fruizione del FUA, relativamente alla PRODUTTIVITA’ COLLETTIVA, ma che non vengano assolutamente conteggiati quali presenze effettive in servizio e, cioè, ai fini della corresponsione monetaria della stessa.
In sostanza coloro i quali per gravi ragioni di salute, per maternità od altri istituti tutelati dalla legge in base ai principi di eguaglianza e solidarietà hanno usufruito di tali permessi si troveranno le presenze effettive ridotte al lumicino e dovranno sperare nella “benevolenza” dei loro dirigenti a cui è demandata l’assegnazione della parte considerevole del FUA (PRODUTTIVITA’ INDIVIDUALE)
La RdB P.I. si è battuta sin dall’inizio contro questo obbrobrio denunciandolo in ogni situazione.
CI VUOLE CORAGGIO, da parte di Amministrazione e sindacati compiacenti, a pretendere
PRODUTTIVITA’ E PERFORMANCE da quei lavoratori che per i prossimi quattro anni verranno privati per “decreto” del rinnovo dei contratti economici (i cui aumenti, peraltro, negli ultimi anni non hanno permesso nemmeno di recuperare la perdita del potere di acquisto inflattivo !!).
LE RdB CONTINUANO A SOSTENERE CHE LE RISORSE SOTRATTE DAI CONTRATTI AI LAVORATORI (e di queste fa parte il FUA !!) AD ESSI DEVONO ESSERE RESTITUITE IN MANIERA UNIFORME.
QUESTA E’ LA VERA URGENTE BATTAGLIA che spetta alle OO.SS e ad alle RSU: impedire il progressivo impoverimento dei salari, impedire e contrastare il falso concetto di meritocrazia che ha come unico scopo quello di dividere i lavoratori per renderli più deboli e sempre più inclini a chinare la testa di fronte alle ristrutturazioni selvagge, alla messa in mobilità su base nazionale del personale, allo smantellamento degli Uffici.
INVITIAMO, PERTANTO, I LAVORATORI E LE RSU, nel momento in cui vengono convocate sui luoghi di lavoro per contrattare i fondi di sede A RESPINGERE AL MITTENTE TALI ACCORDI COME FOSSERO … CARTA STRACCIA ... PRETENDENDO LA REDISTRIBUZIONE UNIFORME DEL SALARIO ACCESSORIO E INVIANDO DEFINITIVAMENTE AL MACERO LE “PROPOSTE INDECENTI” FORMULATE DALL’ AMMINISTRAZIONE ED ACCOLTE IN SEDE NAZIONALE DAI SINDACATI FIRMATARI.
Roma, 27 luglio 2010
RdB P.I. Coordinamento Nazionale Lavoro e P.S.