CHI SBAGLIA PAGA!
Sui risvolti della sentenza della Corte costituzionale n. 4/2025 vogliamo essere chiari e diretti.
A nostro modo di vedere sussistono evidenti responsabilità politiche.
Se vogliamo analizzare le cause del danno subìto dal personale dell’INL non possiamo che rintracciarle nella norma del DL Anticipi del dicembre 2023 voluta da questo governo e adesso colpita dalla sentenza della Corte Costituzionale.
Il vertice politico, nel riconoscere gli arretrati, tirò dritto affermando che se non si fossero scomputate le somme dell’una tantum ci sarebbe stato “un ingiustificato arricchimento” per i lavoratori dell’INL.
Il proverbio dice “chi sbaglia paga!”, ma all’INL non accade mai…
A pagare sono sempre i lavoratori !!!
E’ tempo, dunque, che i responsabili della scelta politica di scomputare quelle somme si attivino per rimediare a quella decisione che ha determinato l’ennesima ed incredibile sperequazione ai danni di tutto il personale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.
Per questo, USB P.I. ha inviato ieri alla Ministra del Lavoro una richiesta urgente d’incontro (che alleghiamo) per comprendere se e come si stiano predisponendo i necessari stanziamenti per riparare al danno economico prodotto. Attendiamo di conoscere in quale atto normativo sarà riconosciuta la perequazione dell’indennità di amministrazione per l’anno 2022.
Se non ci sarà risposta, o se questa tarderà ad arrivare, si adotteranno tutte le iniziative necessarie all’attivazione del conflitto sindacale per ottenere ciò che ci è stato “incostituzionalmente” decurtato (11 milioni di euro da restituire ai lavoratori), con una scelta governativa incomprensibile ed inaccettabile che necessita di un’immediata correzione da parte dei suoi responsabili.
Roma, 5 febbraio 2025
USB P.I.
Coordinamento Nazionale INL-MLPS