ARRETRATI PEREQUAZIONE: 11 MILIONI DA DISTRIBUIRE AL PERSONALE!!!

Roma -

   E’ stata depositata poche ore fa la sentenza con la quale la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità della norma che ha scomputato dagli arretrati della perequazione le somme ricevute come una tantum nel 2023.

 

   Parliamo di circa 11 milioni di euro che dovranno essere distribuiti al personale dell’INL, gli stessi che il governo, nel presentare l’emendamento al DL Anticipi nel dicembre 2023, aveva scomputato dagli arretrati spettanti.

   Come chiarito dalla Consulta la somma una tantum ricevuta non è stata corrisposta come acconto sul trattamento relativo all’indennità di amministrazione, bensì “ha compensato (come ribadito ad ogni incontro con la Ministra ed il suo gabinetto) un impegno straordinario richiesto ai soli dipendenti dell’Ispettorato”.

 

   Una considerazione è opportuna: sulla vicenda perequazione i dipendenti dell’INL sono stati enormemente danneggiati dall’iniziale esclusione dal riconoscimento avvenuto nel 2022, senza particolari patemi o ostacoli, per il personale degli altri Ministeri.

   Allo stesso tempo va ricordata la posizione manifestata nel dicembre 2023 dal Ministero del Lavoro alle OO.SS. convocate, secondo il quale (Capo di Gabinetto MLPS) il mancato scomputo avrebbe costituito per il personale dell’INL un ingiustificato arricchimento…” (!!!). Insomma, una magra figura e un’indicibile corbelleria che sbattono contro il dispositivo della sentenza della Corte Costituzionale e che dovrebbero far riflettere sulla qualità, non solo comunicativa, dell’attuale vertice politico.  

   Tutto questo la dice lunga su come il Ministero del Lavoro ed il governo siano riusciti per ben due volte, prima nel dicembre 2021 (con il “DPCM senza INL” del governo Draghi) e poi nel dicembre 2023 (con il “DL Anticipi” del governo Meloni), a negare ragioni di giustizia e di equità per il personale dell’INL, ad ignorare le specifiche richieste di riconoscimento per INL e ANPAL espresse da USB al Dipartimento della Funzione Pubblica e le legittime aspettative di chi ogni giorno è impegnato ad assicurare tutela ai diritti dei lavoratori e a garantire servizi ai cittadini.

   Proprio per questi fatti restiamo sempre più convinti che l'indipendenza dai governi, la partecipazione e il conflitto debbano rimanere al centro della nostra azione sindacale.

 

   Altro che ingiustificato arricchimento, la Corte Costituzionale ha sancito l’illegittimità dello scomputo di circa 11 milioni e adesso il Governo dovrà corrispondere ciò che ha illegittimamente trattenuto.

   Per questo invitiamo l’INL a prendere contatti con il Ministero del Lavoro e con il MEF, a convocare le OO.SS. per dare immediata informativa e consentire piena esecuzione alla sentenza della Corte Costituzionale.

 

 Roma, 23 gennaio 2025

                                                               USB P.I.

                                          Coordinamento Nazionale INL-MLPS