USB torna sulla questione della perequazione dell’indennità di amministrazione

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“A BABBO MORTO” è un’antica frase fatta con cui si intende l’incassare un credito con molto ritardo o, più specificatamente, senza che vi sia una scadenza predefinita. (da Wikipedia ).

Nell’ultimo incontro con l’Amministrazione la scrivente USB ha di nuovo portato con forza sul tavolo di contrattazione la questione relativa alla perequazione dell’indennità di amministrazione per tutto il personale del Ministero del Lavoro.

Prendiamo atto di quanto riferitoci dai rappresentanti dell’Amministrazione che hanno sostenuto di essersi in più modi spesi, e in diversi tempi mossi per ottenere l’assegnazione di fondi al fine di sopperire a questo vergognoso divario stipendiale.

Prendiamo atto anche, però, che nulla è stato ottenuto ad oggi e che, quindi, alla scadenza dell’anno 2021 quelle somme messe a disposizione (72 milioni di euro!!) rischiano appunto di finire …a babbo morto!

Prendiamo atto che anche le altre OO.SS, almeno con un breve timido, accenno sui loro comunicati, si pongono ora lo stesso problema!

Dopo tutte le iniziative messe in campo da USB, dalla petizione che ha ricevuto l’ adesione di migliaia di lavoratori dei Ministeri, dal presidio dell’ 11 giugno sotto la Funzione Pubblica, dalla nota inviata ai Ministri e alle parti politiche e, da ultimo, della diffida inoltrata alle Amministrazioni che, ad oggi, non hanno messo in campo quelle procedure, che a nostro avviso, avrebbero favorito l’inizio di un processo atto ad ottenere quando di diritto spetta ai lavoratori, forse qualcosa si muove all’interno del panorama amministrativo e sindacale del Ministero del Lavoro!

Per i lavoratori, che da anni, a pari lavoro non percepiscono pari salario, ottenere quello che gli spetta di diritto significa un incremento stipendiale intorno ai 200/250 euro medi lordi!

Altro che, in alcuni casi, i miseri aumenti determinati dalle progressioni economiche: vent’anni di lotta tra poveri che ha contribuito solo a creare malcontento e divisioni tra lavoratori!

Altro che le baruffe chiozzotte messe in scena durante le interminabili discussioni sull’assegnazione del FDR, dove alcuni cercano di tirare da un lato o dall’altro la coperta, (sempre troppo corta!) pretendendo indennità aggiuntive a favore di Tizio, Caio e Sempronio, dimenticando che i soldi da cui è costituito il Fondo a tutti sono sottratti e a tutti dovrebbero tornare in egual misura.

FDR, progressioni economiche, perequazione dell’ indennità di amministrazione che, ormai, i lavoratori sembrano rassegnati a ricevere appunto …a babbo morto.

Noi non ci rassegniamo, e piuttosto che vedere definitivamente seppelliti i nostri diritti, intendiamo rivendicarli sempre e con ogni mezzo.

Dovessimo riesumare il “babbo” ogni qual volta qualcuno tenti di dargli indegna sepoltura!

Roma, 29 giugno 2021

USB/P.I. Coordinamento Nazionale Ministeri, INL ed ANPAL