Software Ispettori del Lavoro: L'"ambizioso progetto"
Attività ispettiva e strumenti informatici
Il giorno 10 gennaio si è svolto un incontro presso la sede centrale del Ministero per portare a conoscenza le OO.SS. sugli sviluppi di un progetto che fornirà al personale addetto alla attività ispettiva gli strumenti informatici atti ad una più completa e semplificata gestione del loro lavoro.
Tale prodotto informatico, a detta dei rappresentanti dell’Amministrazione, sarà uno strumento di estremo aiuto, parte di una strategia più complessiva, che ha come fine quello di elevare le potenzialità e la professionalità dei lavoratori coinvolti, nel raggiungimento dell’obiettivo di una uniformità dell’attività ispettiva su tutto il territorio nazionale.
Di fronte a questo “ambizioso progetto”, i rappresentanti delle RdB hanno ribadito nuovamente alcune rivendicazioni e tematiche, reiterando con estrema determinazione la richiesta di immediati incontri, già precedentemente sollecitati e mai avvenuti.
Se è vero che si possa ritenere importante un nuovo strumento informatico ad uso del personale ispettivo è anche vero che questa è una sola parte del problema relativo agli strumenti ed alle risorse che la nostra Amministrazione deve fornire a questi lavoratori.
Di fronte agli infortuni spesso mortali sui luoghi di lavoro che giornalmente riempiono le pagine dei quotidiani, dopo l’ assunzione di circa mille nuovi Ispettori del Lavoro, ci appare singolare la scelta dell’Amministrazione di fornire tali mezzi informatici senza volere contemporaneamente risolvere le storture relative all’utilizzo del personale e le carenze endemiche delle risorse destinate all’attività ispettiva.
Ancora….. troppi Ispettori del Lavoro vengono utilizzati in funzioni amministrative sottraendoli alle loro reali funzioni che contribuirebbero a garantire quei diritti che molto spesso non vengono tutelati sui territori.
Ancora….. rimane irrisolta la situazione dei circa 350 addetti alla vigilanza, in alcuni casi utilizzati da decenni per sopperire alla carenza di personale I.L., e che da decenni svolgono le medesime funzioni pur inquadrati in una posizione economica di due livelli inferiori. Una parte di questi lavoratori troverà una parziale risposta nel prossimo inquadramento in C1 (profilo Accertatore Lavoro), profilo che rappresenta a nostro avviso una vera e propria sconfitta alle loro giuste rivendicazioni. L’acquisizione di tale profilo rappresenta di fatto un vero e proprio demansionamento per questo gruppo di colleghi che avrebbero potuto rappresentare, nell’immediatezza, un ulteriore potenziamento dell’attività ispettiva sui territori per la qualità e la professionalità acquisita sul campo indipendentemente dal titolo di studio in loro possesso o dalla partecipazione o meno a corsi o concorsi vari.
Nel contempo si fanno sempre più preoccupanti le “voci di palazzo”che, agitando lo spettro di una sorta di esodo verso le DPL a seguito della prossima firma dei 525 vincitori del corso concorso Accertatori del Lavoro, danno per certo che una parte di questi anzicchè andare a coprire il ruolo loro assegnato rimangano invece trincerati dietro le proprie scrivanie continuando ad esercitare funzioni amministrative. (A questo proposito il D.G. Dott. Pianese ha dato informazione che il giorno 15.02.07 sarà dato l’OK per l’avvio delle procedure atte alla firma dei contratti dei vincitori percorsi di riqualificazione riguardanti i passaggi d’area….a quando la firma dei contratti??)
Ancora…. non vi è traccia alcuna di un reale stanziamento di quelle risorse economiche che dovrebbero rappresentare il dovuto sostegno al personale ispettivo e permettere, anche, la programmazione di una formazione costante e continua necessaria ad un miglior assolvimento dei compiti istituzionali.
Ancora…. a seguito della carenza di tali risorse continua a esser praticata la politica del “cortese invito” all’utilizzo del mezzo proprio per l’espletamento del servizio fuori sede; non vi è certezza, in tempi reali, della corresponsione della misera indennità di missione; si pretende il servizio notturno in mancanza di una corretta regolamentazione dell’orario di lavoro e …. “dulcis in fundo”, si aggiunga, nella zelante corsa al risparmio gestionale degli ultimi mesi, l’intervenuto parziale impedimento (vedi importanti uffici quali la DPL di Roma) all’uso diretto del mezzo telefonico: negazione di un fondamentale strumento di lavoro.
Mentre sui posti di lavoro si fatica a trovare un’ allocazione per i neo ispettori in mancanza di stanze, scrivanie, strumenti informatici, diviene sempre più urgente stabilire una strategia della gestione e dell’ utilizzo del personale I.L. “vecchio” e “nuovo” in considerazione anche del fatto che la figura di Ispettore Tecnico rappresenta una percentuale esigua del personale ispettivo totale.
Questo, ed ancora altro, abbiamo con determinazione rappresentato su quel tavolo e andremo di nuovo a rappresentare al D.G. delle Attività Ispettive, al D.G. del Personale, al Ministro e a chi di dovere, negli incontri fissati in quella sede discutendo in modo organico sia dell’obiettivo strategico finalizzato a ridurre gli infortuni, sia alla riduzione dell’evasione contributiva, ma anche della tutela dei diritti del personale ispettivo pretendendo risposte certe e non semplici intenzioni d’impegno.