SE SON ROSE… FIORIRANNO (Incontro con il Capo dell' Ispettorato Dott. Pennesi)

Roma -

Ieri a Roma, nella sede di via Fornovo, il Capo dell’Ispettorato Nazionale Pennesi ha convocato l’U.S.B. a seguito della proclamazione dello stato di agitazione.


L’incontro, franco e informale, si è rivelato ricco di spunti positivi, decisamente diversi dalla rappresentazione e dalle parole utilizzate dagli stessi vertici della nuova struttura nei normali tavoli di confronto sindacale.


In primo luogo il dottor Pennesi ha convenuto con la delegazione dell’USB sulla necessità di accantonare il vecchio metodo di valutazione dell’attività ispettiva – che tanto ha pesato sino ad oggi sullo svilimento della funzione ispettiva e sulle condizioni di sicurezza del personale – e sulla necessità di trovare un nuovo metodo che contemperi l’esigenza di presenza sul territorio (numero adeguato di verifiche) con la qualità degli accertamenti che sono da indirizzare sulla base delle specifiche caratteristiche del tessuto produttivo del territorio.


In ordine all’adibizione di un terzo degli ispettori ordinari nelle costituende aree previdenziali ed assicurative, il dottor Pennesi ha assicurato che questa è legata esclusivamente all’acquisizione delle specifiche competenze e non già ad una sottrazione di risorse alla vigilanza ordinaria. In pratica l’obiettivo è fare recuperare all’ispettore del lavoro, anche nella tecnicalità, le competenze a 360° previste dalle norme che, anche dopo la costituzione dei servizi degli Istituti, non sono mai state sottratte   agli ispettori del lavoro.


Sul periodo di formazione il dottor Pennesi ha mostrato piena disponibilità a rivederne tempi e modalità sulla base delle concrete risultanze.


Durante questo periodo di formazione, il dottor Pennesi ha assicurato che gli obiettivi delle sedi e del personale ispettivo saranno rimodulati di conseguenza.


Sul coinvolgimento degli ispettori ordinari nelle aree tecniche il dottor Pennesi ha precisato di non intendere con questo la “trasformazione” dell’ispettore ordinario in tecnico, ma la possibilità di assegnare alle aree tecniche ispettori ordinari per un’adeguata vigilanza congiunta tecnico/ordinaria.


Per quanto riguarda il personale amministrativo, dichiarata la disponibilità di prevedere percorsi di riqualificazione e, richiesto, di riepilogare formalmente i servizi erogati, il dottor Pennesi ha convenuto sulla carenza dell’organico e sulla necessità di avviare processi per l’assunzione di nuovo personale, precisando che l’Ispettorato Nazionale procederà a concorsi distinti per personale ispettivo e personale amministrativo non ripercorrendo i comportamenti passati del ministero.


Anche in tema di progressioni economiche e percorsi di riqualificazione il dottor Pennesi ha convenuto sulla necessità di sanare le situazioni pregresse e dato disponibilità ad individuare nuovi percorsi di riqualificazione.


Naturalmente la nota dolente – e determinate – è costituita dal tema delle risorse, non nelle dirette ed immediate disponibilità dell’amministrazione.


Sulla questione il dottor Pennesi ha riferito di interlocuzioni in atto, anche del ministro Poletti, per superare la pretesa dell’avvio dell’Ispettorato Nazionale senza oneri aggiuntivi per lo Stato, ma al momento, tranne che per il trattamento di missione, nulla c’è di concreto.


In sostanza senza risorse aggiuntive e senza la necessaria valutazione delle peculiarità della nuova amministrazione, non si potranno fare i concorsi per le nuove assunzioni e non ci sono le risorse per l’adeguamento dei trattamenti economici del personale.


Per quanto riguarda il trattamento di missione il dottor Pennesi ha assicurato che nei prossimi mesi l’Ispettorato Nazionale avrà a disposizione 19 milioni di euro (rispetto ai vecchi 5 milioni)  circostanza che comporterà un aumento medio pro-capite nell’ordine del 250% delle disponibilità e che consentirà, finalmente, di rivedere le modalità del trattamento.


Sulla questione il dottor Pennesi farà una comunicazione ufficiale a breve, ma il nuovo trattamento sarà applicabile solo quando le risorse saranno effettivamente nelle casse dell’amministrazione (qualche mese).


Sulle questioni economiche il dottor Pennesi ha anche riferito che l’attivazione del fondo in cui confluiranno i proventi per le cause vinte dal contenzioso, servirà per il riconoscimento al personale del contenzioso stesso di un’indennità analoga a quella riconosciuta al personale ispettivo con il decreto del novembre 2014.

     
In sostanza, lo ribadiamo, un incontro positivo, in cui il dottor Pennesi ha utilizzato argomenti ed illustrato posizioni che sino a ieri non avevamo registrato nei normali tavoli sindacali.


Ovviamente restano i problemi fondamentali delle risorse necessarie all’attuazione di queste intenzioni e non è né pensabile né accettabile che il tutto possa pesare sulle spalle e sulle tasche del personale, sia ispettivo che amministrativo.


Come Unione Sindacale di Base, pertanto, confermiamo e rilanciamo lo stato di agitazione perché le parole producano i fatti auspicati, perché l’Ispettorato Nazionale divenga realmente l’organismo di cui i lavoratori tutti hanno bisogno e perché i suoi operatori, sia ispettivi che amministrativi, vedano soddisfatte le loro legittime aspettative.


Se alle parole seguiranno i fatti non faremo mancare la nostra collaborazione.


Se i fatti saranno altri non faremo mancare la nostra opposizione.

Roma, 2 marzo 2017                                                                  

USB/P.I. Coordinamento Nazionale INL