Riunione del 28 maggio (solito) FRD 2023 e altro

Roma -

Molti temi al centro della riunione di ieri con le OO.SS. .

In apertura la DC Risorse ha comunicato che entro il 31 maggio si procederà ad emanare  decreto e relativa circolare per regolare la confluenza nelle nuove famiglie professionali. Entro novanta giorni, il personale interessato potrà chiedere il passaggio ad un’altra famiglia.

Successivamente l’Amministrazione definirà le situazioni “ibride” per le quali non vi è stata scelta da parte dell’interessato. Dopodichè verranno pubblicate le nuove piante organiche per ogni ufficio e si potrà concludere l’accordo sulla mobilità prima dell’immissione in servizio di nuovo personale. Tempo stimato ottobre/novembre.

L’Amministrazione ha informato di aver proceduto ad un ulteriore scorrimento della graduatoria del concorso per ispettori del lavoro, che in questo modo sarà esaurita. L’assunzione dovrebbe avvenire, secondo INL, per fine luglio. Abbiamo chiesto che vengano adottate tutte le misure capaci di favorire la più ampia immissione di personale (sedi disponibili quasi tutte al nord). Ci è stato inoltre comunicato che entro giugno partiranno le progressioni verticali in deroga, mentre il bando per il nuovo concorso ispettori tecnici dovrebbe essere pubblicato per fine luglio con partecipazione, questa volta, su base regionale.

Come da pronostico il tavolo FRD 2023 è stato organizzato da INL su una bozza praticamente identica all’accordo precedente con qualche piccolo ritocco che lascia comunque inalterato il disegno complessivo.

Parliamo di un’ipotesi di accordo che aggancia la metà del salario accessorio del dipendente (non inferiore al 30% e non superiore al 50%) alla performance individuale secondo la pagellina trasmessa dal dirigente sulla base dell’attuale SMVP che necessiterebbe di una vera e profonda revisione, pregiudiziale rispetto ad ogni trattativa sul F.R.D. .

Vista la consueta ripartizione abbiamo proposto che la quota sulla performance individuale venga determinata nel minimo previsto dal CCNL Funzioni Centrali ovvero il 30%, considerando la presenza sui territori di dirigenti che si lasciano spesso indisturbati a dispensare valutazioni più secondo arbitrio che ragionevolezza, premiando il proprio cerchio magico disposto sovente a farsi marionetta ubbidiente. Come al solito, e infischiandosene del grado di complessità dei singoli accertamenti, si registreranno valutazioni sulla base del solo numero di fascicoli aperti (a tanto al kg come le patate), scatenando una guerra calata dall’alto per categorie di personale, ispettivo da un lato e amministrativo dall’altro.

In definitiva, se l’Amministrazione intende blindare la riserva del 25% per le attività amministrative (non si capisce quale ruolo rivesta la contrattazione locale ormai!) dovrebbe anche prendere atto che l’ispettore è diventato l’unico dipendente dell’INL ad avere obiettivi individuali quantitativamente determinati e a vedersi recapitare schede di valutazione che terranno conto del numero di pezzi prodotti. Insomma, gli ispettori lavorano e sono incentivati per garantire tutela o per raggiungere numeri? E l’altra parte del personale, a fronte della proposta di aumento dei limiti individuali (da € 1.500 a € 1.800) riceve lo stesso “trattamento valutativo” sulle pagelline dispensate dai Premi Nobel sui territori? La scelta più sensata, almeno da parte sindacale, sarebbe non continuare a dividere in fazioni il personale e realizzare, proprio per evitare lavoro a cottimo e discriminazioni su obiettivi e relative valutazioni, un sistema di indennità fisse mensili strutturate su entrate certe, altrimenti prevarranno sempre contrapposizioni tra il personale.

Sul fondino ispettivo abbiamo chiesto la distribuzione secondo l’adibizione all’attività ispettiva e in base alle giornate dedicate alla vigilanza (da intendersi in senso ampio). Assolutamente da evitare ogni riferimento ad incentivi per straordinari, serali, task force etc. in modo da scongiurare norme che producono uno svantaggio economico per chi ha partecipato alle azioni di protesta nel 2023. Sul punto, finalmente, dopo l’accordo scempio dell’anno scorso (il 20% del fondino a chi si era impegnato in lavoro straordinario in piena agitazione) abbiamo registrato convergenza da parte del tavolo sindacale.

Abbiamo focalizzato, poi, la nostra attenzione su due aspetti:

  1. Sulla performance organizzativa non condividiamo affatto la decurtazione del 10% della relativa quota nel caso di assenza equiparabile a presenza. Si tratta, a ben vedere, di un elemento peggiorativo rispetto all’accordo dell’anno scorso e una norma contrattuale che discrimina soprattutto il personale femminile. Contrastiamo ogni riduzione della quota organizzativa per le giornate in cui ci si trova in maternità o si versa nelle condizioni di dover fruire dei permessi L. 104 e ci batteremo in ogni sede su un aspetto che incide sulla parità di genere.
  2. Ci siamo schierati, inoltre, contro il criterio dell’effettiva presenza in servizio per la distribuzione della quota destinata alla contrattazione di sede (pari al 25%), modalità di ripartizione che per FRD 2022 è stata decisa unilateralmente e senza tener conto della tabella di equiparazione delle assenze alle presenze in servizio. Anche su questo, si parla tanto di gender gap e poi si utilizza il parametro della “presenza effettiva in servizio” senza equiparazioni che penalizza i genitori lavoratori (soprattutto donne), o chi è costretto ad assentarsi (soprattutto donne) per provvedere alla cura e all’assistenza in ambito familiare.

Sull’attività di RSPP svolta dal personale INL abbiamo appreso un impegno dell’Amministrazione per lo stanziamento fuori FRD delle somme necessarie. Ci vorrà apposita norma che possa consentire l’impiego dell’avanzo di bilancio per l’adempimento di un incarico (vero e proprio obbligo si legge) che dovrebbe essere integralmente a carico del datore di lavoro e che viene remunerato con il salario accessorio del personale. Aspettiamo di sapere quanto e come si spingerà per avere un cambio di rotta che chiediamo da anni, considerando che per l’affidamento a professionisti esterni i fondi si sono sempre rintracciati tra le pieghe del bilancio.

 Abbiamo avuto notizia della presentazione al Ministro del Lavoro della proposta di decreto da parte Direttore dell’INL sui 20 milioni previsti per l’efficientamento, somme da utilizzare per il personale dell’INL. Sarebbe opportuna una convocazione sull’argomento per seguire la questione da vicino. Vedremo.

Riunione aggiornata al 13 giugno sul FRD 2023 e al 14 giugno sul Sistema di Misurazione e Valutazione della performance (con la p minuscola).   

USB P.I.

Coordinamento Nazionale INL-MLPS-ANPAL