Riqualificazione: ultimo atto

Roma -

 

Con la comunicazione delle date per il corso di accesso al profilo di operatore amministrativo B2, assistiamo al desolante epilogo del processo di riqualificazione dei lavoratori di questo ministero, attuato dal famigerato contratto integrativo del 2000.

Non ci stancheremo di ribadire che si è puntualmente verificato tutto ciò che era prevedibile: centinaia e centinaia di colleghi sono rimasti esclusi a priori dal loro sacrosanto diritto al passaggio di livello o, per meglio dire, al corretto inquadramento; non solo: neanche l’essersi collocati utilmente nelle graduatorie dei corsi-concorso per il passaggio d’area rappresenta garanzia di essere inquadrati nell’agognato profilo superiore perché, come già noto a tutti, si tratterebbe di “nuove assunzioni” per le quali non c’è copertura finanziaria.

In questo scenario vede finalmente la luce l’ultimo dei percorsi di riqualificazione ancora da espletare, quello verso il profilo di operatore amministrativo-B2.

Il relativo “corso di formazione” della durata di 10 giorni, che si svolgerà a livello decentrato, prevede due sole lezioni in aula di quattro ore ciascuna, a inizio e fine corso, mentre le restanti otto giornate saranno da dedicare all’autoformazione negli Uffici di appartenenza: in pratica, poiché si è già abbondantemente attinto dai fondi stanziati per finanziare i precedenti percorsi, con gli alberghi a Fiuggi, le lezioni di eminenti professori universitari e costose criptiche dispense, ora l’Amministrazione sulla pelle dei colleghi B1 tenta di cavarsela a costo zero, in quanto, se vorranno “riqualificarsi”, dovranno farlo da autodidatti, con un programma che non è assolutamente semplice.

 

Questo è soltanto l’ultimo atto della tragica farsa delle riqualificazioni, che non soltanto ha precluso a molti il diritto a un passaggio verticale, ma sta anche discriminando una parte di lavoratori negando loro la possibilità di usufruire di una adeguata formazione.

In questo momento cruciale, in cui è necessario acquisire la consapevolezza che la partecipazione di tutti è fondamentale a contrastare i continui attacchi ai nostri diritti, la RdB continuerà a portare avanti le proprie iniziative di lotta affinché non sia lesa ulteriormente la dignità dei lavoratori del Ministero.