Progressioni verticali, cambio famiglia e altro. Progressioni orizzontali: così non va!
Sempre nella riunione di lunedì 5 giugno si è discusso di una prima bozza relativa alle progressioni verticali, orizzontali, cambio famiglia e mobilità territoriale. Questioni rilevanti collegate alla contrattazione integrativa.
PROGRESSIONI VERTICALI
In merito ai passaggi alla seconda e terza area in deroga al possesso dei requisiti previsti per l’accesso dall’esterno, l’amministrazione si è detta pronta al confronto sui criteri per l’effettuazione delle procedure valutative ex art. 18 CCNL comma 6. Ci ha informato che le attuali risorse economiche (€ 1.181.516) consentirebbero 162 passaggi all’area dei funzionari, con svuotamento dell’ex area prima (8 operatori ancora in servizio che diventerebbero assistenti). Nella riunione del 4 maggio avevamo ricordato la lettera dell’art. 18 comma 8 del CCNL secondo cui le progressioni verticali (tra le aree) sono finanziate anche mediante l’utilizzo delle risorse correlate allo 0,55% del monte salari. A fronte di ciò abbiamo apprezzato l’apertura dell’amministrazione sulla possibilità di impiego di quote delle risorse destinate alle facoltà assunzionali. Per noi sarebbe il caso di azzerare la destinazione di risorse da turnover per la “Quarta Area” e utilizzarle per allargare la platea del personale di seconda area che potrà
beneficiare delle progressioni verticali.
Continueremo a batterci perché si faccia di più e in modo che si sanino palesi ingiustizie a danno di lavoratrici e lavoratori costretti all’esercizio di mansioni superiori senza alcun riconoscimento.
PROGRESSIONI ORIZZONTALI
Quest’anno (si spera!) partiranno le progressioni orizzontali (interne alle aree) nella nuova forma del differenziale stipendiale, di importo fisso diviso su tredici mensilità (€ 2.250 annui per i funzionari, € 1.250 per gli assistenti ed € 800 per gli operatori), senza più graduatorie distinte per livelli economici.
E' un importante novità del nuovo CCNL e l’USB intende essere molto chiara in questa fase in cui si discute dell’individuazione della platea degli aventi diritto. Abbiamo chiesto all’amministrazione di fare il possibile e l'impossibile affinchè si offra un orizzonte chiaro e le stesse possibilità a tutto il personale per il riconoscimento dei differenziali stipendiali.
L’Amministrazione si è ancora una volta riservata di presentare quali e quante risorse certe e stabili siano utilizzabili per le progressioni orizzontali. In attesa della contabilizzazione precisa dei fondi pretendiamo che si produca il massimo sforzo affinchè la platea del personale “progredibile” sia la più ampia possibile.
Le resistenze sono molte e le norme (pessime) pongono limiti percentuali agli avanzamenti: il D.Lgs. 150/2009 - cd. decreto Brunetta - pone il principio dell’avanzamento selettivo (50% individuato con circolare della R.G.S. senza alcun confronto con i lavoratori) che ha sempre diviso il personale, indebolendolo e causando sperequazioni incancellabili.
L’USB continuerà pervicacemente a sostenere che tutti i lavoratori hanno diritto alla progressione economica dato che essa avviene con quote del salario accessorio!
La bozza proposta dall’amministrazione individua 2.198 lavoratori (su 4.431 in organico) come la platea complessiva degli aventi diritto. Ne resterebbe esclusa la metà del personale che coinciderebbe grosso modo con chi ha beneficiato delle ultime progressioni e con i neoassunti (meno di un anno di servizio al 31/12/2022). L’USB, in splendida solitudine, ha reagito immediatamente al tavolo di fronte ad una simile proposta che non fa altro che perpetrare l’ingiustizia di 10 anni fa. Una proposta che soffia sul fuoco!!!
Le ultime progressioni economiche (con decorrenza 1/1/2021) hanno sanato solo per il futuro la situazione economica di quei 1.500 lavoratori che nei precedenti passaggi (2010) erano stati esclusi e che, quindi, per dieci anni, hanno perso l’avanzamento economico.
Per noi è inaccettabile che vengano esclusi proprio i lavoratori che hanno già subìto 10 anni di perdita salariale!!!
Per questo abbiamo presentato la seguente proposta:
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Verbale di intesa per il triennio 2023-2025 con il quale si assume l'impegno di realizzare tre procedure, una per anno a partire dal 2023, al fine di dare un orizzonte temporale certo e una prospettiva di crescita salariale a gran parte del personale;
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Reperimento risorse stabili e sostituzione della data del 31/12/2022 (art. 2 bozza) con la data del 1/1/2023 per consentire l’inclusione alla platea degli aventi diritto di coloro che hanno beneficiato delle progressioni orizzontali nel 2021 (fintamente riparatrici);
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Accordo da chiudere entro fine anno che avvia immediatamente il ciclo di progressioni economiche attraverso il riconoscimento dei primi differenziali con decorrenza 1/1/2023.
Abbiamo espressamente chiesto all’amministrazione di mantenere i due anni (il minimo ex art. 14 CCNL) come periodo di stop tra uno scatto e l’altro e di verificare la fattibilità di un’accordo distribuito su più anni che nel minor tempo possibile estenda a tutti il primo differenziale stipendiale. Altre amministrazioni si stanno muovendo in questa direzione, distribuendo i passaggi all’interno delle aree in modo che con tempi certi tutti possano ricevere gli scatti.
L’amministrazione si è riservata di verificare le risorse disponibili ed ha preso l’impegno
di incrementare il più possibile i numeri della platea degli aventi diritto. Vedremo.
Per noi è decisivo che si lavori per aumentare i passaggi affinchè in tre anni se ne possa garantire uno a tutti, nessuno escluso!
PASSAGGIO TRA FAMIGLIE PROFESSIONALI
Riguardo al cambio famiglia all’interno della stessa area non si capisce ancora come l’INL voglia definire e gestire i percorsi di aggiornamento capaci di determinare il passaggio tra le famiglie professionali. Per noi è importante che in presenza di titoli, requisiti e competenze si possa transitare con procedure definite che assicurino lo sviluppo della professionalità del personale. Per le modalità relative al cambio di ruolo all’interno della famiglia l’amministrazione si è detta disponibile a definirle nei prossimi incontri.
Di certo si sa che l’amministrazione intende, entro 60 giorni dalla sottoscrizione del CCNI e previa istanza dell’interessato, consentire il passaggio nella famiglia professionale corrispondente alle attività in cui il dipendente risulta impegnato alla data del 1° novembre 2022.
Per il personale assunto dopo il 1° novembre 2022 l’amministrazione si riserva di valutare il cambio famiglia ove l’interessato sia in possesso di specifiche competenze e tenuto conto delle esigenze organizzative.
In merito all’individuazione dei profili di ruolo e alla regolamentazione della mobilità territoriale abbiamo chiesto all’amministrazione di essere più specifica sulle relative discipline e procedure.
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Abbiamo avuto notizia dal dott. Marconi (la stessa da 2 mesi ormai) che la liquidazione del decreto incentivi ispettori 2022 e le procedure gestite da IIL per il noleggio dei cellulari di servizio tardano a partire a causa dell’iter di controllo e approvazione da parte del MEF e del Ministero del Lavoro. Tutto molto lento e sconfortante, come sempre!
In merito all’invio del primo contingente di personale ispettivo presso la Regione Sicilia pare che tutte le domande presentate verranno accolte, tenuto conto del notevole fabbisogno di personale ispettivo ed in considerazione della necessità che qualcuno si assuma l’impegno di svolgere le funzioni di vigilanza sui rapporti di lavoro. Il dott. Pennesi si è detto abbastanza certo che l’invio di personale in Sicilia continuerà per diversi anni, viste le carenze d’organico.
Per il concorso Ripam Unico Lavoro, a copertura delle rinunce, è stato richiesto al Dipartimento della Funzione Pubblica lo scorrimento delle graduatorie di 465 ispettori del lavoro (CU/ISP) e di 54 funzionari (CU/GIUL).
Relativamente al concorso Ispettori Tecnici l’amministrazione ha riferito che la prossima settimana (risolte le priorità per la L.104) dovrebbero partire le convocazioni dei vincitori presso le sedi di assegnazione.
Ieri sera abbiamo ricevuto convocazione per il 13 giugno presso il Ministero del Lavoro per “una prima riunione” avente ad oggetto gli arretrati perequazione. La formula usata fa riflettere: dopo un anno e mezzo dall’inizio della vertenza di pazienza sulla questione ne è rimasta davvero poca!
Roma, 7 giugno 2023
USB P.I.
Coordinamento Nazionale INL-MLPS-ANPAL