Logica dei numeri e finte valutazioni

Roma -

   Come da previsione del vigente (e pessimo) SMVP i dipendenti dell’INL hanno ricevuto in piena estate le schede semestrali con valutazioni, in alcuni casi, non pienamente positive.

   Un tempismo perfetto considerando le ulteriori incombenze sorte a fine luglio che stanno appesantendo l’attività ispettiva con l’introduzione di implementazioni informatiche (solo per sospensioni e prescrizioni) grazie alle quali si annaspa, e non poco, in servizio esterno.

   Ci aspettavamo uno sviluppo della struttura tecnologica, la possibilità di redigere verbali contributivi, semplificazioni per le violazioni riscontrate, velocizzazione delle procedure di notifica, sistemi informatici capaci di agevolare recuperi e conteggi, accesso completo a banche dati in grado di supportare il lavoro ispettivo. Ci ritroviamo con un sistema traballante e carico di adempimenti (VIgilanza COnfusa), con molte lacune (ancora niente NDR dopo la redazione delle prescrizioni) e con la necessità spesso di provvedere da soli, smanettando finchè non si riesce. Non è un bel vedere, francamente, e lascia molti allo sbaraglio!

   Altra novità è quella derivante dall’applicazione del D.Lgs. 103/2024, “capolavoro” normativo che fa sparire qualche sanzione in vista del progetto di riduzione al minimo degli interventi ispettivi (e relative sanzioni) presso le aziende con certificazione a basso rischio (chissà da chi!?!). In attesa di note operative e di banche dati (ad oggi inesistenti!) che consentano di verificare la commissione degli illeciti nei cinque anni precedenti segnaliamo che l’effettiva applicazione delle sanzioni in caso di violazioni di disposizioni di legge, principio della Convenzione ILO sull’ispezione (art. 18), risulta brutalmente calpestata in nome del “non disturbare chi ha voglia di fare”.

   Accanto a questo, in molte realtà periferiche si è concretizzato, proprio per rincorrere i numeri, ciò che temevamo accadesse e cioè la tendenza a prediligere la quantità anziché un’attività ispettiva più profonda e di qualità. Non ci stancheremo mai di denunciare i rischi sulla tutela del lavoro prodotti da una vigilanza sui rapporti di lavoro orientata al cottimo, oltre alle ferite aperte in tema di valutazione e relativo salario accessorio.

   Sul versante interno, resta sempre aperta la questione della distinzione delle competenze tra ispettori ordinari e tecnici: le circolari n. 3 e 4 del 2021 continuano a pretendere competenze specialistiche ampliate e la nota sul coordinamento vigilanza tecnica di fine luglio si inserisce sullo stesso solco, escludendo inoltre dalla vigilanza congiunta VO-VT le attività a basso e medio rischio infortunistico (aziende metalmeccaniche, chimiche, tessili, trasporti, etc.).

   A noi pare si stia realizzando, nonostante le rassicurazioni dei vertici, una vigilanza a compartimenti stagni con riduzione degli accessi congiunti e nella quale si è chiamati ad esercitare un pezzetto di “altra” competenza, esponendo al rischio che la responsabilità dell’adozione o della mancata adozione di certi atti possa ricadere proprio sugli ispettori. Sul punto, abbiamo sottoscritto un accordo con figure professionali distinte, incardinate in processi diversi (VO-VT) e sarebbe il caso che l’amministrazione rispettasse gli accordi firmati e favorisse le condizioni per una vigilanza integrata con competenze distinte. Anche qui, non è un bel vedere, considerato che la ricerca spasmodica di numeri e l’incasso facile non vanno quasi mai di pari passo con la tutela effettiva dei lavoratori!

   Logica dei numeri che imperversa anche quando il personale scopre che attraverso le pagelline si è scaricata sui dipendenti la responsabilità del mancato raggiungimento degli obiettivi e dell’adozione o meno di alcuni comportamenti. Sì, perché effetto di questo sistema fintamente meritocratico è che i dipendenti si ritrovano con punteggi comportamentali differenti, senza avere la minima idea di quale comportamento abbiano tenuto o, al contrario, quale comportamento abbiano omesso per avere un punteggio di 2,1, anziché di 2,8 o di 3,2.

   Chissà…resterà un mistero vista l’intramontabile vaghezza ed il solito arbitrio nelle scelte valutative dei dirigenti.

    L’USB, a riprova di quanto sostiene da anni e cioè che la cd. “meritocrazia” è solo un imbroglio ed è strumento di propaganda per i governi e di gestione per i dirigenti, si impegna a non lasciar nessun dipendente in balìa di questo pericoloso strumento ed invita a segnalare tutte le situazioni che rendono palese le contraddizioni esistenti.

   La verità è che le pagelline si infrangono miseramente contro le condizioni reali in cui è costretto ad operare il personale degli uffici.

   Ci chiediamo se si ignora volutamente che, oltre agli obiettivi numerici, migliaia di ispettori sono già adibiti a nuovi adempimenti e ad altre funzioni. Ci chiediamo se ci si rende conto del fatto che i ruoli amministrativi, in gravissimo sottorganico, sono già sovraccarichi. Servirebbe un piano di assunzione per il personale amministrativo che permetta di ridurre i carichi di lavoro, migliorare le condizioni materiali (buoni pasto, straordinari, benefici assistenziali, convenzioni etc.) e consentire la piena operatività della vigilanza.

   In termini economici, non è ben chiaro se ed in che modo tutto questo si risolverà in aumenti di fondi e fondini vari e segnaliamo il grave ritardo nella liquidazione del II semestre 2023 - Fondo Poletti a causa delle lungaggini del trasferimento delle somme da parte del Ministero del Lavoro.

   Oltre ad attendere risposte concrete siamo in attesa di ricevere chiarimenti sul fondo di € 20 milioni per l’efficientamento dell’INL e su ciò, lo anticipiamo, non siamo disposti a lasciare che i lavoratori si sbranino gli uni contro gli altri e per questo chiediamo l’adozione di misure che costituiscano indennità fisse da inglobare nella retribuzione mensile. Vedremo se anche questa volta si sceglierà di seguire la logica dei numeri e delle finte valutazioni!

  Su queste criticità chiediamo si apra un confronto nell’interesse delle lavoratrici e dei lavoratori e sono questi i temi che verranno messi al centro delle assemblee che stiamo organizzando sui territori per dare spazio e voce al personale dell’INL.

    Roma, 27 agosto 2024

                                                                   USB P.I.

                                Coordinamento Nazionale INL - MLPS