ITL Roma F.R.D. 2020: sarebbe tutto molto semplice
Siamo alla solita annuale rappresentazione teatrale!
La sottoscrizione dell’accordo per la ripartizione del F.R.D. 2020.
Si fa fatica a pensare come anche per l’anno 2020, anno ‘particolare’ e terribile dove la vita sociale di ciascuna persona è stata caratterizzata da paure, difficoltà, strazi ed incertezze, si sia dato seguito alle solite cervellotiche soluzioni per fissare i “particolari criteri” funzionali all’individuazione dei cd. “livelli di produttività e performance sia a livello organizzativo che individuale”.
Sarebbe stato molto semplice affermare che in un 2020 dove il COVID 19 ha spazzato via qualsiasi cosa ed ha ingabbiato le nostre vite lavorative in una sorta d’isolamento forzato, TUTTI I LAVORATORI DI QUESTO ISPETTORATO, attraverso il proprio differenziato apporto, hanno contribuito attivamente all’assolvimento delle attività di questo Ufficio.
TROPPO FACILE!!
Invece anche quest’anno si parla di “CONTRATTAZIONE DI SEDE”.
Ma esiste una reale contrattazione se già una circolare stabilisce in maniera cristallina che “…… tanto premesso si evidenzia la necessità di attenersi scrupolosamente ai criteri indicati….”?
E cosa diventa la contrattazione di sede se già l’accordo collettivo nazionale integrativo, in maniera asettica, stabilisce criteri, limiti, quote e valutazioni numeriche da seguire?
La Rappresentanza USB di questo ITL ritiene che la contrattazione di sede è stata, di fatto, AZZERATA.
Ma oltre l’impossibilità ad esercitare la propria reale azione di rappresentanza sindacale, si rimane attoniti quando si riscontra che:
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dal F.R.D. (soldi di tutti i lavoratori) vengono distolte ed accantonate somme per il cd. Welfare integrativo (singolare che sia alimentato e pagato con soldi destinati ai lavoratori stessi);
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dal F.R.D. (soldi di tutti i lavoratori) vengono reperite le risorse per pagare il R.S.P.P., figura professionale obbligatoria che, da norma, deve essere opportunamente retribuito dal datore di lavoro;
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dal F.R.D. (soldi di tutti i lavoratori) vengono individuate le somme occorrenti per l’incentivazione degli incarichi di responsabilità organizzative, che, come accade nel settore privato, vengono reperite da altri capitoli;
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dal F.R.D. (soldi di tutti i lavoratori), invece, NON vengono trovate risorse per garantire la cd. performance individuale a quei lavoratori che per gravi motivi di salute (compresi i soggetti tutelati dalla Legge 104/92) non hanno potuto effettuare nel 2020 almeno 60 gg. di lavoro effettivo.
Tantissime altre criticità e singolarità potrebbero essere sottolineate!
Basti pensare che il sistema di ripartizione di cui al presente accordo, posto alla base del C.C.N.I. F.R.D. 2020, così spiccatamente indirizzato a valutazioni meramente numeriche dell’attività lavorativa, ha contribuito in questi ultimi anni, soprattutto nel 2020, a creare stati di agitazione e stress lavorativo fra tutti i dipendenti, con una conseguente disgregazione delle varie professionalità che compongono questo I.T.L., disgregazione sia umano che lavorativo che ha coinvolto tanto la figura dell’ispettore quanto quella dell’amministrativo, creando anche fra le stesse figure professionali ulteriori conflitti.
Per tali motivazioni si ritiene impossibile condividere con la sottoscrizione questo finto accordo.
La posizione USB è nota ormai da anni: il F.R.D. deve costituire per tutti i lavoratori una sorta di XIV mensilità, una sorta di sostegno al proprio reddito stante la continua erosione del potere di acquisto del proprio stipendio, non certo una semplice valutazione numerica del proprio operato lavorativo.
Roma, 7 giugno 2020
Rappresentanza USB ITL Roma