ITL Roma, attacco ai diritti dei lavoratori
Nella giornata dell’1 aprile il Direttore Giordano ha voluto incontrare il personale ispettivo
dell’ITL di Roma.
Da subito ai più è sfuggito il motivo, anche perché la comunicazione, a firma del Direttore dell’ITL di Roma, trasmessa via mail, con oggetto “incontro urgente venerdì 1 aprile 2022”, riportava testualmente “il personale ispettivo è chiamato a prestare servizio in Ufficio il giorno 1 aprile 2022 per partecipare ad un incontro con il Direttore Generale dott. Bruno Giordano e con la dott.ssa Ilaria Feola che si terrà presumibilmente presso il piazzale tra le palazzine. Si prega di spostare/rinviare/annullare tutti gli impegni presi per poter partecipare all’incontro su descritto”……. C’è poco da aggiungere sulle modalità della chiamata se non che il tono da adunata trionfalistica dei tempi bui ha messo in allarme tutto il personale…
Quali potevano essere le motivazioni dell’incontro richiesto dal dott. Giordano?
Forse una cortese presentazione dei nuovi funzionari amministrativi che in quella data prendevano servizio?
O forse le reali motivazioni erano da ricercare nel contenuto della nota che la RSU di Roma, a maggioranza, aveva predisposto e fatto recapitare il 29 marzo al protocollo del Direttore dell’ITL di Roma?
Già, perché, con abitudini ormai radicate del Dirigente dell’ITL di Roma, parte del personale ispettivo (soprattutto quello che aveva aderito all’istanza di volontaria adesione a turni di ‘reperibilità’ richiesta dalla Procura di Roma a seguito di un Protocollo d’intesa non ancora esibito dalla Dirigenza INL), era stato invitato, come risulta a questa O.S., singolarmente, o a piccoli gruppi, durante il mese di marzo ed in piena agitazione sindacale, ad accettare l’inserimento nei turni di ‘reperibilità’ a partire proprio dall’1 aprile, pena conseguenze disciplinari in caso di rifiuto.
La RSU dell’ITL di Roma, evidenziato lo stato di agitazione ancora in corso (ribadito il 30 marzo da tutte le OO.SS. direttamente al Ministro Orlando), in risposta al suddetto atteggiamento ed al fine di assicurare le massime tutele al personale coinvolto, richiedeva al proprio Dirigente di conoscere in base a quale disposizione normativa e/o contrattuale riteneva di dare avvio ai turni di reperibilità previsti da un Protocollo con la Procura di Roma, di cui si ignora ancora oggi il contenuto, nella consapevolezza che tutto il personale ispettivo ha revocato la disponibilità del proprio mezzo, del proprio telefono e del lavoro straordinario. Eccole qui!!! Le motivazioni della richiesta d’incontro con il personale ispettivo dell’ITL di Roma erano proprio quelle descritte nella richiesta della RSU del 29/03/2022, con oggetto reperibilità.
Ebbene, il Capo dell’I.N.L., incontrandosi con il personale ispettivo dell’ITL di Roma, dopo aver sottolineato, con coinvolgente trasporto ed enfasi, in che direzione volge il futuro dell’INL (tutela della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro), ha confermato la partenza della reperibilità dall’1 aprile, considerandola obbligatoria, facendo esplicito riferimento all’art. 20 del CCNL Funzioni centrali, sebbene lo stesso, ricordiamo al dott. Giordano, per essere concretamente attuabile, avrebbe bisogno di un accordo con le OO.SS.. Di seguito, poi, il passaggio secondo il quale l’ITL di Roma rappresenterebbe un progetto pilota, astrattamente estensibile alle Procure di tutta Italia in materia di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Come avete già intuito, nessuna risposta precisa e convincente in merito alle richieste di chiarimento poste dalla RSU al Dirigente dell’ITL di Roma. Non è stato reso nemmeno noto il contenuto del Protocollo tra INL e Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, circostanza questa che comincia a far sospettare della concreta esistenza del documento.
Riassumendo, in pieno stato d’agitazione nazionale assistiamo all’anomalia romana di una reperibilità imposta da un Protocollo d’intesa mai mostrato ai lavoratori ed in assenza della prevista regolamentazione, senza la quale l’istituto non può di certo passare come obbligatorio. Ciò che non si può tacere e considerare è che il personale ispettivo dell’ITL di Roma (ordinario e tecnico) aderisce compattamente allo stato di agitazione ed alle forme di lotta conseguenti, ragion per cui la richiesta di avvio dei turni reperibilità è, allo stato, irricevibile.
C’è poco da scherzare visto che mandare allo sbaraglio, in orari notturni e/o in giorni festivi, ispettori di vigilanza ordinari (già nella lista inviata in Procura) può concretamente determinare il rischio di improvvisazione, se non di vera e propria imperizia, in accertamenti di P.G. dovuti a casi di infortuni anche mortali, essendo il suddetto personale del tutto sprovvisto della necessaria competenza specialistica.
A fronte del legittimo rifiuto da parte degli ispettori romani per assenza di mezzi e strumenti messi a disposizione dall’Amministrazione, provino pure ad azionare i minacciati procedimenti disciplinari. L’USB è al fianco della propria base ed è pronta a chiarire, anche con ricorsi alla magistratura, quali sono i confini della condotta antisindacale.
Fortunatamente la stragrande maggioranza dei colleghi romani ha già compreso (ed è questa la chiave di volta) che aderire ad iniziative del genere non adeguatamente remunerate, né, come in questo caso, regolate, rischia di far ottenere il risultato contrario rispetto alle mobilitazioni in campo su tutto il territorio nazionale.
Quanto avviene presso l’ITL di Roma non è solo una falsa partenza ma un ulteriore colpo di grazia. Per questo, se pretendiamo un salto di categoria ovvero il riconoscimento di quanto è giusto per la funzione che svolgiamo possiamo ottenerlo solo attraverso l’impegno costante nel far emergere le contraddizioni che attanagliano l’INL, lottando quotidianamente su ogni luogo di lavoro per un radicale cambio di rotta e battendoci per rimuovere ogni ostacolo al riconoscimento della dignità per ogni lavoratore dell’INL.
Le condizioni materiali in cui tutto il personale dell’INL si trova ad operare dovrebbero rappresentare la principale e quotidiana preoccupazione di chi ci dirige, in un Ente che non è un costo per le finanze dello Stato, ma, semmai, uno strumento per rimpinguarne le casse.
Ai lavoratori di Roma serve ricordare (e molti ne sono già perfettamente coscienti) che le lotte possono essere lunghe, avere percorsi complicati, ma se praticate con consapevolezza, unità e coraggio possono portare a conquiste rilevanti.
Non dimentichiamo che solo chi lotta può vincere. Roma, 04/04/2022
USB – PI
Coordinamento Nazionale INL-MLPS-ANPAL