Inl, dirigenti autoritari

Nazionale -

Questa O.S. è molto preoccupata per i modi troppo rigidi assunti dalla dirigenza dell’ITL di Roma nei confronti del personale.


Questa O.S. è ben consapevole del fatto che le modifiche legislative introdotte dalla legge n 15/2009 e dal d.lgs.150/2009 hanno colpito non solo i dipendenti pubblici ma anche i dirigenti, ovviamente in scala ben più ridotta rispetto ai primi.


Questa O.S. è altresì ben consapevole del fatto che l’attacco al pubblico impiego sferrato dalla Riforma Brunetta non solo non migliora l‘organizzazione del lavoro, l’efficienza/efficacia dei servizi erogati ai cittadini ma incrementa l’arroganza e l’autoreferenzialità della dirigenza,   il tecnicismo delle fasi procedurali ed i controlli burocratici, alla faccia dei processi di  razionalizzazione, semplificazione e democratizzazione della P.A. propagandati dai vari governi sin qui succedutisi.


Non è un teorema il nostro. Sono i crudi numeri a dimostrarlo.
Leggiamo nel comunicato stampa dell’INL riguardo l’attività di vigilanza svolta nel 2017 che sono stati effettuati 180.464 controlli, con un tasso di irregolarità pari al 65%.  Le aziende irregolari sono, infatti, 103.498 i lavoratori irregolari 252.659, quelli totalmente in nero 48.073.  Il recupero dei contributi e premi evasi è stato di 1.00.099.932 euro. Ovviamente i suddetti dati si riferiscono all’attività espletata dagli ispettori del lavoro e da quelli degli Enti confluiti nell’INL.


Se i dati del 2017 li confrontiamo coi dati, per esempio, del 2007 antecedenti alla (contro) riforma di Brunetta, così come pubblicati nel rapporto annuale del Ministero del Lavoro, osserviamo che le aziende ispezionate dal Ministero del Lavoro e dagli Enti furono allora 342.363 di cui irregolari 218.023, i lavoratori irregolari 276.275, quelli totalmente in nero 140.555. Il recupero di contributi e premi evasi fu di 1.855.105.551 euro.


Tenuto conto delle trasformazioni economiche, sociali, politiche e normative avvenute nel corso dell’ultimo decennio (ivi inclusa la riduzione del numero delle aziende a causa della crisi), cosa è davvero cambiato nella lotta al caporalato, lavoro nero, irregolare ecc. dopo l’introduzione dei metodi di controllo, pseudo meritocratici, introdotti dal D.lgs. 150? E cosa sarebbe potuto cambiare in meglio col personale ispettivo più che dimezzato a seguito della stessa riforma brunettiana?


Chiarissimo: è aumentata solo la tracotanza ed arroganza della classe dirigente, preoccupata soprattutto per le proprie sorti. In una parola è aumentato l’autoritarismo, vero obiettivo delle varie riforme.
Ecco da dove provengono l’irrigidimento, spesso sconsiderato, della dirigenza dell’ITL di Roma nei confronti del personale e di molti altri dirigenti.
 Ma da quali Organizzazioni Sindacali fu appoggiata quella infausta riforma pseudo meritocratica?


La Controriforma Brunetta deve essere abolita, non ha reso più efficienti i servizi pubblici ha solo reso, in molti casi, la classe dirigente pubblica più stizzosa, timorosa ed autoritaria.
                                                    

                       
P.S. A proposito della cronica scarsità dei controlli, del numero degli ispettori e delle loro condizioni di lavoro riportiamo un paragrafo tratto da un articolo del Prof. Antonio Moscato sui fatti di Genova intitolato: “La scalata dei Benetton: una rapina senza controlli”


“…  come sempre in uno Stato capitalista, le spese per la vigilanza sull’applicazione di leggi a favore dei lavoratori e dei cittadini sono ridotte sistematicamente: lo denunciava già Karl Marx a proposito della mancata applicazione delle norme che avrebbero dovuto limitare il lavoro minorile per la assoluta scarsità di ispettori. Nel caso di Autostrade si è passati da 1.400 ispezioni nel 2011 alle 850 del 2015.

Lo ha denunciato in un’audizione del 7 settembre 2016 quello che per anni è stato il direttore generale per la vigilanza sulle concessioni autostradali, l’architetto Mauro Coletta, che ha aggiunto “a malincuore” un particolare inquietante: “i collaboratori che si recano in missione per svolgere i sopralluoghi devono anticipare le spese”! Per giunta i funzionari che devono trattare con potenti società, sono senza assistenza legale: eppure sono “chiamati a confrontarsi con fior di avvocati sugli investimenti promessi dalle concessionarie”.


Vi ricorda qualcosa?!!


USB/P.I. Coordinamento Nazionale Ministero Lavoro – INL - ANPAL