IAM Torino-Aosta: buona la prima
Interessante e partecipata assemblea lunedì presso la sede torinese dell'IAM di Torino-Aosta. Il Coordinamento nazionale USB-INL si è presentato esponendo gli aggiornamenti al centro della mobilitazione nazionale, iniziata da USB già a maggio di quest’anno (perequazione indennità di amministrazione e incremento del salario accessorio) e ha inteso ascoltare i problemi del personale intervenuto in assemblea.
Avevamo ragione 7 anni fa quando, in splendida solitudine rispetto alle posizioni delle altre OO. SS., ci chiedevamo a cosa avrebbe condotto l'operazione a costo zero INL, quali effetti avrebbe avuto. Ebbene, il risultato ottenuto, oltre alla depressione salariale per il personale ex ministeriale e l'amplificazione delle disuguaglianze normative e retributive con INPS e INAIL, è di aver depotenziato l’operatività (meno 50% di assistenti amministrativi, riduzione della funzionalità dell’attività ispettiva etc. etc.) di uffici che rappresentavano veri e propri presìdi di legalità sul territorio ai quali i nostri vertici amministrativi non dedicano affatto tutta la necessaria attenzione.
A seguito della riorganizzazione ancora in atto (o, per meglio dire, della spartizione delle poltrone) la sede torinese oltre ad accorpare la realtà aostana è rimasta orfana del dirigente, fatto abbastanza preoccupante per un ufficio che fino al 20 novembre almeno vivrà nelle sabbie mobili in attesa di capire chi (titolare o ad interim?!?) può imprimere un efficace cambio di passo atteso dai colleghi torinesi. Dovremo dunque aspettare altro tempo prima di sapere di quale tipo di struttura organizzativa sarà dotata una sede territoriale che, dopo l'ingresso in servizio di un centinaio tra funzionari amministrativi e ispettivi, è attualmente una tra le più popolose per numero di dipendenti e tra le più vaste per estensione provinciale (incrementata, peraltro, causa accorpamento con ITL di Aosta).
A noi pare, sondando il malumore manifestato dai lavoratori in assemblea, che occorra fare molto rispetto alle misure relative alla riduzione degli spazi e delle postazioni di lavoro, accompagnate da un intervento urgente sulle dotazioni e su tutti gli strumenti capaci di potenziare l’operatività dei 220 colleghi della sede torinese-aostana. Ed è altrettanto evidente che di fronte all’inerzia dell’amministrazione in un ufficio dalle dimensioni così importanti sia necessario dare vita ad una struttura sindacale attiva, presente ed impegnarsi quotidianamente partendo dai problemi concreti sul posto di lavoro.
Per questo crediamo utile prestare la massima attenzione e garantire ogni sostegno alle battaglie dei lavoratori, mantenendo un filo diretto con la Federazione regionale USB Piemonte e con questo Coordinamento nazionale.
Siamo convinti di aver fatto solo il primo passo per combattere contro l'arretramento in termini di dignità e diritti dei dipendenti dell'IAM di Torino-Aosta e che resti molta strada da percorrere per migliorare le condizioni materiali delle lavoratrici e dei lavoratori.
Per questo non smetteremo mai di lottare e intendiamo farlo al vostro fianco!
Torino, 8 novembre 2023
USB P.I. Coordinamento Nazionale INL-MLPS-ANPAL