Fate pace col cervello!!!
…“la RSU, nel sottolineare la propria contrarietà all’impianto previsto dall’Accordo Nazionale per l’attribuzione dell’incentivazione al personale in quanto recepisce i contenuti del D.Lgs. n. 150/2009 che non si condividono, per mero senso di responsabilità nei confronti dei lavoratori, al fine di evitare ritardi nel pagamento del FUA 2015, sottoscrive il presente accordo. Inoltre, la RSU ribadisce le ragioni dell’interruzioni sindacali presso la DTL Bari insieme con le OO.SS. FP CGIL,. CISL FP E UIL PA così come comunicato con nota dell’11/7/2016 per il mancato rispetto da parte del dirigente dei diritti e delle prerogative sindacali”.
Il passaggio citato appartiene al verbale di incontro del 14 novembre u.s. e ci pone difronte ad un bivio: o siamo in presenza di un grave pressappochismo sindacale che rischia solo di danneggiare i lavoratori oppure di un ragionato equilibrismo sindacal-politicista, vecchia maniera, volto a costruire nuovi equilibri di “potere sindacale”. In modo da poter tornare a decidere il bello e il cattivo tempo portando avanti gli interessi dei propri aderenti a discapito degli altri e a discapito dell’impegno dei colleghi. Qui andrebbe difatti inquadrata la vicenda dell’interruzione delle relazioni sindacali intrapresa da alcune sigle.
Come è possibile, ci domandiamo, che la RSU interrompa le relazioni sindacali a luglio, per riprenderle, a novembre, al fine di firmare, da sola, un accordo sindacale “per mero senso di responsabilità” e dopo aver ammesso di non condividere l’accordo nazionale per gli incentivi al personale e ribadito le ragioni dell’interruzione delle relazioni sindacali insieme con le OO.SS. FP CGIL,. CISL FP E UIL PA così come comunicato con nota del 11.7.2016?
E’ palese il giochetto “vai avanti tu che a me vien da ridere…”. Ma questa operazione dovrebbe dimostrare ai colleghi, con ogni evidenza, quanto indipendente sia la rappresentanza sindacale unitaria… e quanto strumentali, per non dire finte, siano le barricate contro la direzione!
Quale migliore occasione, infatti, di quella di poter addossare al Direttore l’intera responsabilità della ripartizione del fondo? Avremmo potuto così vedere se, di fronte a prestazioni rese dai Lavoratori, l’amministrazione avesse avuto il coraggio di non pagare il FUA 2015! Per fare Sindacato ci vuole CORAGGIO! Le minacce non fanno paura a nessuno! E comunque ci domandiamo: è valido un accordo firmato dalla sola RSU?
L’Unione Sindacale di Base in pieno accordo con quanto già espresso con il comunicato nazionale non approva la scelta di sottrarre dal budget totale del fondo la quota del 5% diminuendo considerevolmente le somme destinate a tutti i lavoratori. Anzi afferma che l’indennità di responsabilità debba trovare autonoma remunerazione da parte del datore di lavoro senza ricadere sul fondo dei Lavoratori.
In tal modo, infatti, l’accordo nazionale FUA 2015, sottoscritto in data 02.11.2016, come riportato nella proposta di Parte Pubblica premia non già l’impegno individuale, ma la posizione ricoperta; il criterio premiante scelto, seppur per una minima percentuale (5% ovvero €. 19.729,48) del Fondo è ben lontano dalla premiazione dell’impegno e dall’effettivo raggiungimento degli obiettivi (la RSU, nell’accordo sottoscritto ha previsto una differenziazione di indennità tra coordinatori e capo area riconoscendo una differenziazione di parte del FUA in base al diverso grado di responsabilità rivestito, che varrebbe a dire: più in alto stai e più bravo sei!).
Ribadisce, inoltre, la completa disapprovazione della scelta di discriminare le lavoratrici in maternità in relazione alla quota individuale FUA da assegnare.
Per quanto sopra esposto e in linea con le posizioni di questa O.S. a livello nazionale, il coordinamento USB P.I. della DTL di Bari ha deciso di non sottoscrivere alcun accordo di sede sulle modalità di ripartizione delle risorse del FUA anno 2015.
USB P.I. - Coordinamento DTL Bari