FARE LE ISPEZIONI PER PAGARSELE? NO, GRAZIE!
( IL VALZER DEGLI INCENTIVI ALL’ATTIVITÀ ISPETTIVA! )
In riscontro alle note di convocazione datate 27 settembre prot. 79670 e 79652 , questa organizzazione sindacale ribadisce che non presenzierà al tavolo delle trattative del 3 ottobre e, a tal proposito, richiama anzitutto il comunicato USB P.I. Coordinamento della D.T.L. di Bari nr. 02 allegato al verbale della riunione del 12 settembre 2016 e inviato a tutto il personale.
In riferimento, in particolare, alla nota di convocazione prot. n. 79652 la scrivente organizzazione sindacale a livello locale, in stretta concordanza di pensiero con il coordinamento USB PI Coordinamento Nazionale Lavoro e P.S., comunica che intende dare preminenza all’effettiva tutela dei diritti degli ispettori del lavoro sia come funzionari ministeriali sia come lavoratori, meritevoli di mezzi, di protezioni assicurative efficaci e, per dirla come Filippo Turati, di autorevolezza.
Inasprire le sanzioni per lavoro “nero” del 30%, come da D.L. 145/2013, e poi incrementare le ispezioni per pagarsele presuppone da parte dei governanti ed introduce negli esecutori materiali una logica che determina il fatale esito della perdita della bussola il cui unico nord deve essere la funzione sociale e la mission delle Direzioni Territoriali del Lavoro: la tutela effettiva dei lavoratori garantita da funzionari con una propria dignità umana e professionale supportata da provvide e illuminate scelte politiche e di alta amministrazione.
Al contrario le condizioni premianti prospettate dal protocollo d’intesa firmato a Roma il 23 maggio 2016, non sottoscritto da USB, nonché la proposta di accordo a livello locale presenta da parte pubblica e oggetto della istituenda trattativa incentivano la figura di un ispettore del lavoro, con il proprio autoveicolo solo o in compagnia, alla frenetica ricerca serale e notturna di lavoratori a “nero” così da incrementare sempre più l’autofinanziamento, una sorta di esautorata Crudelia Demon alla spasmodica ricerca della pelliccia maculata!
Quanto indicato in premessa nell’ipotesi di accordo locale, stretto tra le maglie del protocollo d’intesa nazionale, secondo questa organizzazione sindacale rischia di distogliere gli esecutori dagli interrogativi sul significato, sulla funzione e sulla legittimità del proprio lavoro.
In relazione, infine, alla destinazione della già di per sé ridicolmente irrisoria percentuale massima del 10% nell’acquisto di beni strumentali prevista dal protocollo nazionale, è imbarazzante leggere nella proposta di accordo che parte pubblica, non approfittando della seppur minima e inadeguata possibilità concessa di arricchire di beni strumentali la DTL Bari, abbia deciso di non destinare alcuna risorsa in percentuale per l’acquisto degli stessi… o forse godiamo del lusso strumentale più sfrenato!
E’ inutile elencare la penuria dei mezzi, dai più infimi ai più consistenti, di cui il personale tutto è dotato poiché è più agevole indicare quei pochi di cui dispone: uno per tutti, una s.i.m. per collegamenti esterni ad internet da inserire non si sa dove!
USB P.I. - Coordinamento DTL Bari