DO YOU REMEMBER LA QUATTORDICESIMA IN LUOGO DEL FUA ?!?
Ancora tagli sulle retribuzioni dei lavoratori dei Ministeri
Come ci hanno insegnato i nostri padri ricordare a qualcuno: "Ve lo avevamo detto !!" può risultare spesso una affermazione inelegante ed inutile. In questo caso, invece, ricordare il recente passato può essere utile a indicare ai lavoratori la precisa differenza tra le azioni sindacali e, soprattutto, ad invitarli a prendere coscienza e distanza da chi, in quest’ultimo ventennio, ha contribuito ad affossarne i diritti, le tutele e le retribuzioni.
Quindi, una domanda sorge necessaria e spontanea alle organizzazioni sindacali che, badate bene oggi, e solo oggi, sulla questione dei tagli ai fondi unici ai Ministeri fanno fuoco e fiamme:
DO YOU REMEMBER LA BATTAGLIA DELLA RdB PER STABILIZZARE IL FUA E TRASFORMARLO IN QUATTORDICESIMA MENSILITA’ !?!
In anni non sospetti questa Organizzazione Sindacale ha combattuto ( in splendida solitudine e contro tutto e tutti) una battaglia sui tavoli di contrattazione, nelle piazze, raccogliendo decine di migliaia di firme di lavoratori dei Ministeri ai fini della stabilizzazione del salario accessorio per trasformarlo in 14° mensilità in busta paga,
nella rivendicazione che le risorse legate ad esso, fossero parte del salario reale, e nel timore che potessero divenire, in un non lontano futuro, ostaggio dei Governi.
Quel futuro, è già tra noi, anzi è assoluta realtà: si chiama
Legge di assestamento di bilancio 2015. Con un colpo secco, supportato dai voti della stragrande maggioranza dei nostri parlamentari, il Governo, dando mandato al MEF, cala la mannaia sui salari accessori dei lavoratori dei Ministeri, decapitando la parte variabile degli stessi e riducendo in alcuni casi del 70% i fondi relativi al F.U.A complessivo.
Non sono bastati a Renzi sei anni di vacanza contrattuale che hanno impoverito e reso più deboli i lavoratori pubblici: l’attacco deve essere totale e continuativo.
E così continua l’attacco al potere di acquisto dei pubblici dipendenti accompagnato da un’insistente campagna di denigrazione.
Mentre neanche una sola parola veniva spesa da CGIL CISL UIL e autonomi (anzi con la loro più completa complicità) nel corso di questi ultimi anni, abbiamo assistito al fiorire di sistemi di valutazione che hanno consegnato i soldi dei lavoratori a clientele infarcite di incarichi fiduciari, prebende e improbabili turnazioni. Oggi questi stessi sindacati gridano allo scandalo, quando anni
Unione Sindacale di Base Pubblico Impiego Roma, via dell’Aeroporto, 129 - Tel: 06.762821 - Fax: 06.7628233 www.pubblicoimpiego.usb.it – email: pubblicoimpiego@usb.it
addietro accusavano, sulla questione quattordicesima mensilità, la RdB di fare una campagna demagogica sostenendola con motivazioni inesistenti e condendola con timori infondati.
Ecco il risultato, verrebbe da dire a Lor Signori.
Essere più realisti del re paga sull’immediato, favorisce gli apparati degli acquiscenti e, come volevasi dimostrare, affossa il potere di acquisto dei lavoratori, sempre più poveri, sempre più deboli, sempre più manovrabili.
Fatti due conti in tasca, il taglio del salario accessorio, per come si stà realizzando in alcune Amministrazioni, nella migliore delle ipotesi ridurrà del 50/60% il FUA sottraendo a ciascun lavoratore centinaia di euro.
Se a questo vogliamo aggiungere la questione del buono pasto elettronico che limiterà fortemente la fruizione dello stesso, possiamo tranquillamente parlare di una riduzione della corresponsioni economiche complessive di 150/200 euro mensili per ogni lavoratore dei ministeri.
Tutto questo senza considerare la perdita secca di centinaia di euro mensili determinata dai mancati rinnovi contrattuali.
Di seguito, con una botta alla tasca e due ai diritti, si attaccano il diritto di sciopero e financo quello di riunirsi in assemblea (vedi la canea multimediale sollevata sulla questione Colosseo!).
Cosa devono più fare ai dipendenti pubblici per indurli a uno scatto di dignità !?!
Negli ultimi anni questa USB ha dato dimostrazione che, come in passato, solo il conflitto paga e, solo il conflitto, deve essere la risposta all’attacco generalizzato portato ai diritti e alle tasche dei lavoratori.
Roma 6/10/2015
USB P.I./ ESECUTIVO MINISTERI