DIRITTO DI SCIOPERO: L'UNIONE EUROPEA ORDINA, FRANCESCHINI ESEGUE

Roma -

 

In tutta Europa è in corso un attacco molto duro al diritto di sciopero. Su indicazione delle istituzioni europee in molti Paesi si procede a limitare ulteriormente la possibilità per i lavoratori di contrapporre allo strapotere delle aziende il conflitto organizzato. Dopo il forsennato attacco in Inghilterra contro i lavoratori della metropolitana di Londra è ora la volta dei lavoratori dei Beni Culturali italiani ad essere indicati come rei di “leso diritto del turista”!

Sulla scorta di una folle teoria secondo cui i lavoratori non possono neanche riunirsi in assemblea per rivendicare il diritto al contratto o al pagamento degli arretrati si è arrivati, nel giro di qualche ora e con la copertura preventiva del presidente della repubblica, ad emanare un decreto legge che equipara Fontana di Trevi o il Colosseo alla Sanità o ai Trasporti, definendoli “servizi essenziali”.

La tempistica degli avvenimenti è talmente smaccata: ore 9,30 Assemblea al Colosseo, ore 18.00 Consiglio dei Ministri che vara il decreto, evidente che si è costruita una trappola concertata tra Ministro Franceschini, Presidente Mattarella, Commissione di garanzia e probabilmente qualche sindacato complice e compiacente.

Il Presidente della Commissione di Garanzia  per l’esercizio del diritto di sciopero, Alesse,  si è affrettato a convocare Cgil, Cisl e Uil per Giovedì 24 settembre per discutere dei "ribelli del colosseo" e per dare così seguito all'imboscata messa in atto dal Governo.Lo scopo è di arrivare a concludere un Accordo, con la partecipazione dell’ARAN, titolare della contrattazione nel pubblico impiego, sulle “prestazioni indispensabili” da garantire in caso di sciopero o di assemblea nei musei e nei luoghi della cultura come previsto dal decreto legge.
Non ha certo convocato l'USB, che pure è formalmente rappresentativa nel Pubblico Impiego.
Ma si sa, di questi tempi la Costituzione non va molto di moda nei palazzi del potere e si fa di tutto per sopire qualsiasi accenno di conflitto sociale, anche latente,  che rischia di mettere in crisi gli equilibri tra Governo, maggioranza PD e Confindustria.


Cgil, Cisl e Uil, che tante responsabilità hanno in una situazione nella quale i diritti vengono calpestati e le buste paga taglieggiate, si apprestano a svolgere il solito ruolo di notai e facilitatori dei progetti di smantellamento del welfare e dei diritti conquistati in decenni di lotte sindacali.
Non possiamo assistere passivamente a questo attacco senza precedenti che si sta sferrando al mondo del lavoro, un attacco propedeutico alla proposta, già confezionata, di una  nuova legge sul diritto di sciopero che di fatto annullerà tale diritto togliendolo dalla disponibilità dei lavoratori e consegnandolo alle organizzazioni maggiormente rappresentative, cioè a cgilcisluil.

Alla sfrontatezza del governo e del ministro Franceschini dobbiamo rispondere rafforzando una grande campagna d’ informazione e di mobilitazione che unisca tutte e tutti e interrompere questa deriva che descrive chi esercita un proprio diritto come un farabutto o un privilegiato
Le controparti sono ben organizzate  e puntano diritto all’obbiettivo: disarmare completamente i lavoratori con la collaborazione di CGIL CISL UIL.

Cosa debbono ancora mandar giù i lavoratori prima di dare il via a dimissioni di massa da questi sindacati contribuendo così alla costruzione di un'alternativa credibile?
Questo è ciò su cui USB è impegnata: difendere il diritto di sciopero e di assemblea, i diritti, le condizioni ed il salario di chi lavora, ma anche per conquistare lavoro per chi non lo ha e per chi lo ha perso.

Giovedì 24 Settembre
Sit in  alla Commissione di Garanzia
ROMA - P.za del Gesù dalle ore 10 alle 14