ATTENTI AL LUPO 2 !!

Ulteriori effetti dell’applicazione degli accordi sul FUA 2007 presso l’ Amministrazione Centrale

Roma -

Se 1.500 euro annui in più non fanno di certo la ricchezza di una famiglia, 1500 euro in meno (soprattutto di questi tempi) creano sostanziale difficoltà sui bilanci della stessa.

Tanto per essere più chiari: la somma totale relativa al FUA 2007 destinata all’ Amministrazione Centrale corrisponde all’incirca a 1.600.000 euro lordi; i lavoratori in servizio presso l’ Amministrazione Centrale sono  poco meno di 800.

Questo sta a significare che con una semplice operazione matematica dividendo la somma a disposizione per il numero dei lavoratori potremmo tranquillamente affermare che spetterebbe a ciascun lavoratore un importo lordo non inferiore a 2000 euro circa; questa cifra secondo la RdB avrebbe dovuto percepire ogni lavoratrice e lavoratore del Ministero.

Così poteva essere l’assegnazione dei fondi se l’accordo 2007 siglato da CGIL CISL e UIL e ribadito dalla maggioranza delle RSU (esclusa RdB) per l’ Amministrazione Centrale non avesse contenuto al suo interno la suddivisione dell’assegnazione delle quote stabilendo il 45% alla presenza ed il restante alla produttività individuale, su valutazione del Dirigente,  suddividendo gli importi  in 4 quote di cui la più bassa corrisponde all’incirca a 400 euro e la più alta può anche arrivare oltre 1750.

Dalla rilevazione che continuiamo a condurre attraverso la presa visione dei prospetti relativi all’assegnazione dei fondi emerge chiaramente che in diversi casi la sproporzione tra le quote destinate alla produttività e quelle relative alla presenza ha creato  sperequazioni inaccettabili.

Tali differenze appaiono più odiose quando sono rilevate nello stesso ufficio in condizioni di  parità di livello ed a parità di presenza in servizio.

Facciamo degli esempi:

Un F4 (B3S) con  312 giorni di presenza in servizio si vedrà accreditati 917 euro lordi (quota relativa alla sola presenza in servizio); un F4 con 320 giorni di presenza percepirà 2641 euro lordi (quota relativa alla presenza in servizio + produttività assegnata dal Dirigente!);

F4 con 289 gg. presenza  844 euro  (solo presenza); F4 con 294 gg. 1994 euro ( presenza + quota Dirigente);

F3 con 211 gg. presenza  670 euro (solo presenza); F3 con 262 gg. 2399 euro ( presenza + quota Dirigente);

F4 con 314 gg. presenza 1468 euro (presenza + quota base Dirigente); F4 con 310 gg. 2558 euro (presenza + quota Dirigente).

Potremmo continuare ma siamo certi che i lavoratori abbiano capito il meccanismo dell’accordo !!

Il meccanismo è quello che partendo da una base pro capite di circa 2000 euro si stabilisce di assegnare (attraverso la valutazione del Dirigente) più soldi ad alcuni sottraendone agli altri.

Manco i soldi fossero i loro !!!

In alcuni casi, così come dimostrato dagli esempi, una differenziazione di più di 1500 tra lavoratori, differenziazione che nel caso di attribuzione di posizioni di responsabilità, indennità di disagio ed altro può superare anche i 2000/2500 euro.

Questi sono i dati oggettivi  che corrispondono all’applicazione dei principi di produttività dell’accordo sul FUA 2007, lasciando al giudizio e, quindi, AL POTERE del Dirigente l’assegnazione di una considerevole parte delle risorse salariali destinate ai lavoratori.

Cosa ancor più grave è il dover rilevare, in alcuni casi, la sola  penalizzazione dei collaboratori, mentre i Capi Area, nella quasi totalità, hanno raggiunto gli obbiettivi e vengono premiati . Come a dire che se in un Ufficio di 4 dipendenti  3 sono considerati non produttivi gli obbiettivi li ha raggiunti il Capo Area da solo e senza l’apporto di nessuno!!!

A questo punto ci domandiamo quanti Dirigenti abbiano informato preventivamente i propri collaboratori su quali e quanti obbiettivi da raggiungere ed in quali tempi !?!

Peggio, comunque, potrà accadere per l’anno 2008 se il 6 novembre verrà siglato dalle RSU l’accordo ( così come già stabilito in sede nazionale da CGIL CISL E UIL) che prevede solo il 30% per la presenza in servizio.

Vorremmo ricordare alla Triplice che il FUA è salario sottratto dalle tasche dei lavoratori e che nelle tasche dei lavoratori deve tornare.

Vorremmo anche ricordare a costoro che non si può parlare di tagli salariali solo quando i Brunetta di turno menano colpi d’accetta sul potere d’acquisto dei lavoratori ed, invece, dissertare di produttività e progettualità quando sui tavoli di contrattazione della suddivisione dello stesso salario si  tratta.

Delle due l’una: o si difende il salario dei lavoratori nei fatti imponendo una equa redistribuzione delle risorse che sono state loro sottratte, oppure si fa  sterile propaganda solo quando serve e solo a proprio vantaggio.