Arretrati perequazione INL e ANPAL, cronaca di una giornata di lotta

Roma -

Venerdì 19 maggio, davanti alla sede del Ministero del Lavoro a Roma, l’USB ha organizzato una giornata di lotta per dare voce e peso alle rivendicazioni di tutto il personale di INL e ANPAL. Di fronte ad una partecipata manifestazione che ha messo al centro l’inaccettabile discriminazione economica ai danni del personale delle due Agenzie vigilate dal Ministero del Lavoro, il vertice politico ha dapprima fatto sapere di non ricevere la delegazione USB e poi fatto trapelare la disponibilità a convocarci in futuro sulla questione arretrati.

Sappiamo benissimo che quando non si hanno impegni da prendere, né soluzioni da offrire, la via più comoda è quella di sottrarsi agli incontri. È il solito e antico stratagemma secondo il quale è meglio prendere tempo piuttosto che riconoscere che nulla si sta facendo. Di fronte a tutto ciò i lavoratori scesi in piazza non si sono arresi e hanno dimostrato di non essere più disposti ad accettare ulteriori ingiustizie ed umiliazioni.

Per questo, USB, di fronte all’inaccettabile atteggiamento di chiusura proveniente dal Ministero, ha protestato con le forze dell’ordine ed ha insistito con il vertice politico affinché le rivendicazioni dei lavoratori venissero ascoltate e prese in considerazione. Ce lo chiedeva per strada non solo un centinaio di persone giunte da tutta Italia nonostante condizioni meteo avverse e ritardi sui mezzi di trasporto dovuti alla calamità alluvionale che sta flagellando Emilia-Romagna e Marche, ma lo pretende tutto il personale di INL e ANPAL che ha dimostrato oggi, dopo le mobilitazioni e gli scioperi dell’anno scorso, di avere la volontà e la capacità di inviare un segnale forte e chiaro alla ministra Calderone ed al governo Meloni.

Allora, nel contesto dell’incontro su ANPAL presso la sede del Ministero del Lavoro in via Flavia, USB ha chiesto aggiornamenti su quanto si sta facendo concretamente affinché il personale dell’INL e dell’ANPAL non debba continuare ad essere escluso da tre anni di perequazione.

A fronte di tale richiesta la delegazione del Ministero del Lavoro ha riferito di non avere nessuna novità in merito alla questione arretrati, che attualmente non ci sono provvedimenti di legge che possano garantire quanto spettante per tre anni e che ci convocheranno in caso di aggiornamenti.

Queste parole rappresentano drammaticamente quanto valiamo per il Ministero del Lavoro: sembra di fare l’elemosina!

Dovremmo ricordarci di questa risposta nel rientrare presso i nostri uffici, ogni giorno in cui siamo chiamati a realizzare gli obiettivi (strategici per il PNRR) che la ministra Calderone, per il tramite di INL e ANPAL, ha con tanta solerzia diramato all’inizio del 2023. La stessa solerzia e risolutezza che la dott.ssa Calderone ha mostrato nel discutere per tre mesi dell’assorbimento delle due Agenzie al Ministero del Lavoro e nel fare un passo indietro quando si è resa conto che l’operazione sarebbe avvenuta ancora una volta a costo zero, negando di fatto gli arretrati perequazione.

Dovremmo tener conto di queste parole provenienti dal gabinetto della ministra ogni volta in cui mettiamo a disposizione strumenti e beni personali (macchine, telefoni, ecc…) per raggiungere gli obiettivi numerici da presentare nelle sedute parlamentari, nei convegni e nelle conferenze stampa, durante i quali veniamo considerati “strategici” a parole mentre nei fatti continuiamo sempre a subire una vera e propria discriminazione salariale.

Venerdì abbiamo avuto prova del fatto che il Ministero del Lavoro mette letteralmente la testa sotto la sabbia di fronte alle istanze degli unici dipendenti del comparto Funzioni Centrali ad essere esclusi dall’adeguamento stipendiale per ben tre anni.

Per questo, il tempo degli incontri è finito! L’unica strada percorribile di fronte all’immobilità del vertice politico è mettere a terra tutta la determinazione ed il coraggio in una nuova stagione di mobilitazione, a partire dallo sciopero generale di venerdì 26 maggio!

È offensivo e vergognoso che non si faccia nulla concretamente per ristabilire parità retributiva rispetto a tutti gli altri dipendenti del comparto Funzioni Centrali e, allo stesso tempo, si continui a pretendere dal personale INL e ANPAL la massima produttività.

Finché staremo zitti e buoni faremo il loro gioco.

Non arretriamo sugli arretrati!

USB Pubblico Impiego - Coordinamento Nazionale INL-MLPS-ANPAL

Roma, 19 maggio 2023