ANPAL a pezzi (spezzatino o polpettone?)
Le proposte presentate alle OO.SS. dall’Amministrazione e parte politica del Ministero, nella giornata del 28 aprile u.s. che riguardano, in particolare, i destini dell’ANPAL e del suo personale, ci hanno dato subito l’impressione dell’ennesima manovra di smantellamento di un Ente della Pubblica Amministrazione.
Le intenzioni di portare una parte delle Divisioni dell’ANPAL (in particolare le Divisioni III e VI Autorità di Gestione e Coordinamento Fondo Sociale Europeo) di nuovo sotto il Ministero del Lavoro, e di trasferire, oltre al personale presente, anche parte dei lavoratori della ricerca in collaborazione con gli stessi è una operazione politica assolutamente discutibile. (Lo spezzatino!)
Mentre l’altra proposta (quella di portare tutto l’ANPAL di nuovo al Ministero, proposta, più complessa e che prevede tempi più lunghi) ci appare, appunto, il polpettone in alternativa allo spezzatino.
Un menù, in sostanza, da bassa ristorazione!
Sette anni fa, proprio con una operazione di smantellamento politico, il Ministero del Lavoro veniva smembrato in tre parti; in particolare, una di queste (l’ANPAL appunto!) lasciata quasi allo sbando in relazione a funzioni e competenze, lavoratori trasferiti a forza in un Ente che inizialmente nasceva per coordinare i Centri per l’Impiego a livello nazionale e che a seguito del fallimento del referendum promosso da Renzi vedeva completamente ridimensionato il suo ruolo
Tutte le OO.SS. presenti hanno manifestato perplessità per l’attuazione di entrambe le ipotesi, perché è parsa chiara l’intenzione di smantellare l’Agenzia mentre non è chiaro in che modo, se depotenziandola o se sopprimerla con il riassorbimento nel Ministero.
Il rappresentante della USB ha chiesto all’Amministrazione chiarimenti su una serie di punti:
Qual è il futuro di ANPAL e se verranno trasferite le funzioni di autorità di gestione e coordinamento dei fondi FSE che rappresentano una delle maggiori attività dell’Agenzia? A tale proposito è stato evidenziato che le divisioni interessate a questa operazione hanno attività trasversali che coinvolgono altre divisioni (ad esempio la I per i pagamenti).
- Se si intende trasferire solo il personale delle due divisioni o tutto il personale collegato alle attività?
- Il personale delle divisioni III e VI ha una professionalità e una esperienza nel settore specifico dei Fondi Comunitari che non è possibile sostituire al momento perché non ci sono all’interno del Ministero figure professionali compatibili.
- Seppure l’Amministrazione ha rassicurato che l’eventuale trasferimento da ANPAL al Ministero avverrà su base volontaria, questo mal si concilia con il fatto che la maggioranza dei lavoratori ha espresso parere negativo al trasferimento- Quindi, come verrà conciliata la necessità di avvalersi di tali figure e non poterne avere? Il timore chiaramente espresso dall’USB è di una ennesima operazione di trasferimento coatto.
- Come si concilia questo depotenziamento dell’Anpal con le assunzioni che sono state effettuate negli ultimi mesi? Di nuovo, cosa si vuole fare di ciò che rimarrebbe dell’ANPAL?
- Nel caso di trasferimento di tutta l’ANPAL, l’USB, ha chiesto come verranno conciliate le varie anime dei lavoratori che oggi operano nell’Agenzia.
- Riteniamo assurdo che lavoratori del Comparto Ricerca con prospettive di carriera, benefit acquisiti e livelli contrattuali superiori possano essere trasferiti sic e simpliciter presso la nostra Amministrazione. Neanche con il teletrasporto alla Star Trek!
Sempre dalla scrivente USB, è stato evidenziato che l’Agenzia vive grazie al personale che opera all’interno, che si è rimboccato le maniche nonostante i problemi, nonostante una mancanza di dirigenza (continuano a essere vacanti 3 divisioni) e una cronica mancanza di personale.
È stato evidenziato, inoltre, che il personale F.C. ha lavorato, nonostante la mancanza di ogni incentivo (vedi perequazione) contribuendo a costruire nuove professionalità (es. bilancio e settore previdenziale), senza alcuna formazione esterna.
Ci chiediamo, se una di queste operazioni dovesse andare in porto, che fine farà questo patrimonio di conoscenze e competenze?
C’è stata voglia di riscatto per essere stati trattati come numeri, si è costruito con impegno un gruppo di lavoro nuovo e funzionale e tutto questo per essere nuovamente smantellato, con una operazione che non sarà utile all’ANPAL, alla collettività e ai lavoratori coinvolti. A tutte queste osservazioni e domande i rappresentanti dell’Amministrazione non hanno saputo dare risposte, comunicando semplicemente che valuteranno i punti affrontati e proporranno nuovi incontri.
La USB si opporrà alle soluzioni proposte che senza una chiara visione globale delle politiche del lavoro non hanno senso alcuno se non quello di fare un ulteriore polpettone o spezzatino dell’ente creando altre confusioni (come già fu sette anni or sono) mortificando professionalità e lavoratori che già in passato sono stati coinvolti loro malgrado in operazioni politiche di dubbia riuscita.
USB P.I. Coord. Nazionale Lavoro, INL ed ANPAL
Roma, 3 maggio 2023