Tutti a casa (o quasi tutti)

Otto settembre alla DPL di Roma

Roma -

La “guerra” è finita, dunque, tutti a casa. Ce lo aspettavamo, stavolta senza neanche bisogno di accordi vergognosi quali “il diritto d’opzione”. Una considerevole parte di vincitori ed idonei di provenienza amministrativa,  firmato il contratto in C1 per la qualifica Accertatori del Lavoro presso la DPL, sono riapprodati, o stanno per riapprodare ai lidi da dove, solo qualche giorno addietro, partirono.         Infatti, oltre, ai 4 colleghi alle dirette dipendenze del Ministro Damiano che alla DPL di Roma hanno preso servizio per meno di 48 ore anche i 6 provenienti dal Ministero della Solidarietà Sociale, hanno fatto ritorno presso via Fornovo insieme ad altri 10 nelle varie D.G. di ex appartenenza.

 

Giacciono, nel frattempo, sul tavolo, al vaglio del D.G. Dott. Pianese, come da informazioni dallo stesso comunicate alle OO.SS.  in occasione dell’incontro avvenuto il 27 febbraio, una ventina di ulteriori richieste fatte dai vari Direttori Generali (controfirmate per accettazione dai lavoratori) di restituzione del personale riqualificato e alla DPL inviato.

In sostanza su 63 vincitori ed idonei a Roma, 36 o sono già tornati  o, presto, “rischiano” di tornare alle Direzioni Generali di provenienza. E non è che l’inizio! Tutto questo alla faccia della “lotta contro il lavoro nero e per il recupero contributivo del sommerso” così come il famoso punto b) dell’ emendamento che ha assegnato i 5.000.000 al Ministero del Lavoro per i passaggi d’area recitava.

         Tanto per fare i numeri più eclatanti: la D.G. Previdenza ne ha richiesti 7 su 7, la D.G. Orientam. Professionale 7 su 10, Tutele e Cond. Lavoro 4 su 4, etc…..si è tenuta, invece, bassa la D.G. Risorse Umane richiedendone 4 su 18. Tutto questo personale, a detta dei Direttori Generali che ne hanno fatta richiesta, dovrà essere impegnato in “attività di vigilanza connesse con i compiti di istituto” o ricopre un ruolo di così vitale importanza che la sua assegnazione ai compiti per i quali è stato inquadrato avrebbe potuto causare un vero e proprio collasso della nostra Amministrazione nonché negli uffici e segreterie dei due Ministri. Sino ad oggi non avevamo conoscenza che all’interno delle varie Direzioni Generali venisse praticata tanta attività ispettiva….perdonate la nostra ignoranza!

 

Quindi non bastano le decine di Ispettori del Lavoro utilizzati in altri compiti che non sono quelli della tutela dei lavoratori sui territori, non basta che sui territori stessi si stiano ingenerando non pochi problemi a seguito della firma di un contratto per effetto del quale il ruolo degli ex Addetti alla vigilanza rischia di essere sminuito sempre a danno di garanzie e tutele in difesa dei lavoratori, non basta nemmeno che gli Accertatori del lavoro di nuova nomina paiono rappresentare per la gestione delle DPL più un problema che una ricchezza in quanto, si sostiene, i ruoli amministrativi vengono privati di posizioni necessarie…. i lavoratori del Ministero del Lavoro dovranno assistere all’ennesima beffa determinata da scelte che niente hanno a che vedere con “la lotta al lavoro nero o al recupero   contributivo” .

 

LE  RdB NON PERMETTERE QUESTO ENNESIMO SCEMPIO A DANNO DELLA SOCIETA’ E A DANNO DEI COLLEGHI ESCLUSI DAI PERCORSI DI RIQUALIFICAZIONE