UN MINISTERO A BAGNOMARIA

Nazionale -

L’incontro che si è svolto in data 3 novembre presso l’ Amministrazione Centrale relativamente alla rideterminazione delle piante organiche sulla base dei tagli del 10%  imposti dalla manovra di ferragosto non ci ha rassicurato, anzi! E’ vero che, nell’attesa della prossima manovra con presumibile ulteriore accanimento  contro i pubblici dipendenti, per ora  al Ministero del lavoro non siamo in esubero e, quindi,  non rischiamo i licenziamenti previsti dall’ultimo maxi emendamento per quei dipendenti che non accettino, entro due anni,  nuove proposte di impiego e cioè di essere sbattuti chissà come e chissà dove. Ma  basterà un altro taglio del 10% per far scattare mobilità e licenziamenti pure da noi.  Inoltre parlare di rideterminazioni delle piante organiche quando niente si sa  né sui tempi né sui contenuti dell’ennesima riforma liberista del Welfare State,  cioè i famigerati “poli integrati” del ministro Sacconi, è una delle tante assurdità a cui, purtroppo, siamo da tempo abituati.

Una cosa è certa. Anche se l’attuale Direttore Generale, a suo dire,  (e ci crediamo), s’è dato da fare per  ridurre il più possibile il numero dei dirigenti di 2° fascia negli uffici operativi, cioè nelle DTL, è  fuori dubbio che è proprio qui che si vanno perdendo progressivamente proprio quelle funzioni e quei servizi che assumono particolare valore per la collettività e per l’utenza. Nel Settore Politiche del Lavoro, la maternità, dal prossimo gennaio, dovrebbe prendere il volo verso le ASL. Infatti un articolo del Decreto Sviluppo prevede la semplificazione per l’accesso alle procedure di messa in maternità che diventa competenza unica del SSN e dunque non più nostra.

E vogliamo parlare, come abbiamo già più volte fatto, della mediazione delle controversie di lavoro?  Nel mese di luglio  in una nota comparsa sulla homepage della DPL di Roma  ci si congratulava del dato “SORPRENDENTE”  ottenuto grazie alla iniziativa di informazione ai datori di lavoro: circa il 40% di quelli che hanno ricevuto la nota informativa ha  infatti aderito alla procedura conciliativa, nonostante quest’ultima sia stata resa facoltativa dal collegato lavoro (l.183/2010).  Ma, anziché continuare ad andare in questa direzione dimostratasi  sorprendentemente efficace, solo due mesi  dopo, con un ordine di servizio del Direttore,  ben 7 unità lavorative sono state spostate dal settore delle mediazioni della controversie  verso il SIL  motivando ciò con la riduzione dei carichi di lavoro relativi alle attività collegate allo svolgimento dei tentativi di conciliazione, a seguito della l.183.  E, forse, non poteva essere diversamente visto che nel documento di rideterminazione delle piante organiche, là dove si parla delle funzioni e della mission degli uffici non c’è traccia alcuna  dell’ attività cardine del Settore Politiche del Lavoro. Sicuramente per non intralciare il business dei privati in materia conciliatoria,  secondo la  visione “liberale” del Ministro in carica.

E il rafforzamento dell’attività ispettiva contemplato dalla bozza e  dalle direttive  ed esternazioni pubbliche del Ministro, oggi significa: 1)  invio a conciliazioni monocratiche  della maggior parte delle R.I. e segnalazioni che,  se hanno esito positivo, non permettono agli ispettori il controllo in azienda, e ben lungi dall’ottimizzare l’attività di vigilanza si sostituiscono  ad essa. 2)  Sui territori accessi ispettivi brevi mirati esclusivamente al lavoro nero senza che gli ispettori debbano né sentire né vedere altro.  3) Potere di diffida  ormai di qualsiasi violazione in materia di lavoro esteso anche agli ispettori a e ai funzionari amministrativi degli Enti e degli Istituti Previdenziali. 4) Art. 8 della manovra di ferragosto (DL n. 138/2011) con un impressionante  numero di materie in deroga ai contratti nazionali e alle leggi: dagli impianti audiovisivi ai contratti a termine, all’orario di lavoro, alle mansioni, alle collaborazioni coordinate e continuative, alla somministrazione di lavoro, alle modalità di assunzione ecc. ecc. 

Che ne sarà di noi? Alle tante domande sul nostro futuro nessuno degli illuminati dirigenti  sa dare risposte:  sembrano  brancolare nel buio e ci tengono  praticamente a bagnomaria!

Ed ora veniamo alle risposte  su ciò che premeva di più alla scrivente OO.SS. nell’immediato, data l’urgenza dei tempi, cioè  le risposte alle domande contenute nei precedenti comunicati:

a quando i pagamenti del FUA 2010 ?

Stato dell’arte delle progressioni economiche e le motivazioni per le quali le graduatorie definite e validate non venivano pagate ?

Risoluzione della questione relativa agli al personale ispettivo adibito alla vigilanza tecnica ed in particolare alla nota circolare 49194 del 18.07.2011.

Le risposte fornite dal D. G. Dott.ssa Ferrari sono state le seguenti:

il FUA 2010 del Ministero del Lavoro giace da quasi due mesi sulla scrivania del Ministro Tremonti in attesa di essere firmato dallo stesso !!!!

Sappiamo con certezza che se questo non avverrà entro la prossima settimana i lavoratori non vedranno  nemmeno uno di quei pochi euro ad essi destinati dalla contrattazione.

Questa è l’ennesima dimostrazione di quanto la rappresentanza politica e amministrativa di questa Amministrazione tenga a cuore i salari dei lavoratori !

PROGRESSIONI ECONOMICHE

il D.G. ci ha assicurato che i corrispettivi economici, comprensivi degli arretrati, relativi alle 4 graduatorie definite e validate (area I da F1 a F2 – da F2 a F3- Area II da F2 a F3 oper. amm.vo gestionale – da F3 a F4 ass. informatico) saranno pagati entro la fine dell’anno.

Si tratta  complessivamente di 116 lavoratori su 5300 circa … una goccia nel mare !!

Abbiamo ricordato all’ Amministrazione che mentre 5200  lavoratori aspettano fiduciosi l’evolversi del lentissimo iter di controlli che (nonostante l’impegno dei colleghi addetti e il personale di rinforzo inviato dall’ Amministrazione) rischia di rimandare la soluzione di questa procedura a tempi indefiniti, rimangono 2300 lavoratori che di aspettative non ne possono avere perché esclusi dalle procedure delle progressioni economiche.

Allo stato attuale questi 2300 lavoratori hanno perso per il 2010 e, perderanno per i prossimi 2011, 2012, 2013 la metà del loro salario accessorio senza avere alcuna speranza di recupero delle somme, somme indebitamente sottratte dalla contrattazione integrativa a tutti per stabilizzare solo alcuni.

Come NON firmatari di quell’ accordo sottolineare questa pesante discriminazione economica tra lavoratori della stessa Amministrazione nel momento in cui i salari vengono falcidiati dalla crisi, dalla speculazione, dal blocco dei contratti e dagli accordi al ribasso ci appare doveroso.

Continuiamo, però, anche ad essere preoccupati della sorte di quella parte del FUA che è stata destinata alle progressioni economiche (11.300.000 euro) perché nonostante le rassicurazioni formali dei rappresentanti dell’ Amministrazione le risposte alle domande poste sugli eventuali tempi di risoluzione delle graduatorie sono state di nuovo evasive.

Sappiamo che da oggi per alcune graduatorie scenderanno in campo le commissioni di valutazione, ma non sappiamo se queste commissioni dovranno valutare solo pochi casi incerti all’interno di graduatorie provvisorie già determinate nei numeri e nei contenuti o dovranno daccapo verificare e valutare l’intere graduatorie !?!

Nel secondo caso i tempi di risoluzione sarebbero così dilatati che i timori già espressi da questa O.S. in merito al rischio che la cifra impegnata ma non ancora spesa, potrebbe sparire inghiottita nella prossima manovra dentro l’inestinguibile buco nero del debito sovrano sono più che fondati.

PERSONALE ISPETTIVO ADIBITO ALLA VIGILANZA TECNICA

A seguito dei quesiti posti da questa USB, e che alleghiamo al presente comunicato, il D.G. Dott.ssa Concetta Mancini ha assicurato che, a breve, i termini per la presentazione delle domande dettati dalla circolare n. 49194 del 18.07.2011 saranno riaperti e che le posizioni dei lavoratori che, nel corso degli scorsi anni sono stati adibiti alla vigilanza tecnica, saranno diversamente valutate.

E questa una piccola grande vittoria di cui ci prendiamo tutto il merito.

Roma, 7 novembre 2011 

USB/P.I. COORDINAMENTO NAZIONALE LAVORO E P.S.