CREMONA: IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE PROVINCIALE DEL LAVORO E' UN VULCANO DI IDEE

OGNI ANNO DAL 2007 CI REGALA UNA NOVITA’

(reinterpretazione della normativa)

 

Cremona -

  

Anno 2007

A pochi mesi dall’insediamento l’attuale Direttore decide di procedere con la seguente contestazione nei confronti di una lavoratrice che, per motivi di salute, stava fruendo dell’art. 21 CCNL/95:

 

1)      di aver effettuato un numero molto elevato di assenze per visita medica per i quali è stato richiesto il trattamento di malattia per l’intera giornata;

2)      le visite a cui la medesima era sottoposta, avendo un carattere di periodicità non potevano certo essere dettate da improvvise e impreviste urgenze, per cui sarebbero dovute rientrare in un piano terapeutico programmato, peraltro, mai comunicato all’Amministrazione;

3)      la volontà di collocare dette visite in orario di lavoro per usufruire di una giornata intera di assenza;

4)      di non  aver comunicato preventivamente all’Ufficio, entro il termine di tre giorni precedenti la data dell’assenza, come da circolare Prot. n. 7566 del 20 aprile 2007.

 

A seguito dell’interessamento alla vicenda da parte delle RdB il Direttore ha messo in campo tutti gli espedienti possibili per cercare di far recedere la lavoratrice dell’utilizzo di detto istituto:

 

Ø  ha assillato con assurde richieste il professionista che aveva in cura la nostra assistita

 

Ø   durante la trattativa del tentativo di conciliazione promosso dalla RdB chiedeva al superiore Ministero l’apertura di un procedimento disciplinare. Procedimento archiviato quasi immediatamente dal Ministero.

 

E’ il caso di evidenziare anche il fatto che, durante una seduta di terapia (effettuata dalla nostra assistita sempre con un giorno di malattia) lo studio del professionista veniva “visitato” da due colleghi Ispettori!!! Voi che leggete non siate maligni!! Siamo certi si tratti di “ pura casualità” determinata da una normale visita d’iniziativa dove “non c’era nulla di particolare da verificare”

 

Dopo le suesposte vicende alla nostra assistita non è più stata contestata la fruizione di detto istituto e la vertenza della stessa sta procedendo tramite i nostri legali verso la via giudiziaria per il riconoscimento del danno subito.

 

Anno 2008

 

Il Direttore, non contento di quanto verificatosi nell’anno precedente, sempre reinterpretando con singolare fantasia la normativa contrattuale contesta, sempre alla stessa lavoratrice, che non avendo ella presentato richiesta di differimento delle ferie residuali, le stesse, se non fruite entro il mese di dicembre, saranno considerate decadute ai sensi dell’art. 16 CCNL/95.

 

La RdB intervene, nuovamente, chiedendo quale norma contrattuale prevedano quanto dal Dirigente sostenuto. Nonostante la corposa corrispondenza tra le parti il Direttore non è in grado di confutare quanto da noi sostenuto a dimostrazione che il diritto alle ferie è inalienabile !!

 

La vertenza termina con la mancata costituzione in seno alla commissione di conciliazione da parte del Superiore Ministero e con il superamento dell’empasse dovuto all’automatico differimento delle ferie residuali per assenza dal lavoro per malattia.

 

Anno 2009

 

Anno nuovo, vita nuova !!! Macché …..dal magico cilindro il Direttore estrae un nuovo coniglio!

 

In data 20 luglio ordina al Responsabile della U.O. Gestione Contabile di comunicare a tutto il personale che “…le ore richieste per lo svolgimento di attività straordinaria saranno retribuite e non verranno concesse a commutazione…”.

 

Anche in questa occasione la RdB si è mobilitata immediatamente chiedendo quali nuove normative siano alla base di tale imperativa disposizione?!? Facendo, nel contempo, osservare che l’atteggiamento dell’amministrazione mal si concilia con le disposizioni relative al contenimento della spesa pubblica e con i tagli devastanti fatti dal governo che, pur di risparmiare, stava creando delle gravi difficoltà nei servizi minimi come la spedizione della corrispondenza o l’utilizzo dei telefoni.

 

Si voleva, dunque, obbligatoriamente retribuire, con la prevista maggiorazione, lo straordinario fatto dal personale al solo fine di non precludersi la possibilità di nuove assegnazioni di fondi da parte del Ministero?!?

 

Dopo un assordante silenzio durato circa quaranta giorni, seguito da opportuna e proficua pausa estiva (sic), in data 31 agosto il Direttore, rendendosi conto delle suesposte contraddizioni, emana una nuova direttiva con la quale ripristina quanto disposto dall’art. 28 del Contratto Integrativo 98/2002.

 

Tutto a posto direte voi, ebbene no, come in ogni bel thriller, ecco il colpo di scena finale: “le ore di lavoro oltre l’orario saranno utilizzate in primis a compensazione delle ore di permesso da recuperare e poi, come straordinario” Non sappiamo quale tipo di rivista legga il Direttore, ma sicuramente non quelle pubblicate nel settore contratti collettivi del sito ARAN.

  

Anno 2010

 

Siamo solo all’inizio dell’anno, l’inverno è stato rigido, ma volge verso la fine, e, come consuetudine, il Direttore ha trovato una nuova chicca da sottoporre a questa RdB: disposizioni a go go sulla gestione del protocollo informatico!

 

Ora sarebbe utile sapere che l’ufficio protocollo, è quel luogo dove si provvede alla ricezione, protocollazione e spedizione della corrispondenza!

 

Alla DPL di Cremona, però, tale fondamentale funzione dell’Ufficio, pare assumere carattere di ordine secondario se non terziario. Infatti, il Direttore, a seguito dell’informatizzazione di detto servizio, sottovalutando i carichi di lavoro degli operatori e delle varie unità operative, a fine 2007 dispone che a provvedere in parte a tale mansione, ovvero protocollare la corrispondenza in entrata fosse la Segreteria e l’U.R.P. (non un U.R.P. qualsiasi, badate bene, ma quel servizio a cui, in un recente passato, sono state assegnate le più svariate mansioni che vanno dall’evasione delle pratiche concernenti l’astensione/dimissioni lavoratrici madri, alla ricezione delle richieste per installazione telecamere, alla predisposizione delle pratiche concernenti le conciliazioni, insomma una sorta di strano….. SUPER U.R.P.!!) .

 

Alla fine del 2009, anche a seguito della revisione delle figure professionali, il Direttore emanava nuovo Ordine di Servizio n. 4/2009 con il quale individuava nuovi e diversi soggetti da adibire a tali mansioni, specificando che, in caso di assenza degli stessi, ciascuna unità operativa avrebbe dovuto provvedere alla protocollazione della propria posta in arrivo. Non male come soluzione !.

  

Ci eravamo illusi che le criticità precedenti fossero risolte, purtroppo le cose sono andate diversamente ed il cammino appare ancora lungo!

 

Infatti, in data 15 gennaio c.a. il Direttore formula la seguente richiesta ai vari responsabili di servizi, uffici e unità operative “…una relazione in merito ai compiti svolti dal personale amministrativo assegnato alla propria struttura…” Cosa!!!! Com’è possibile che il Direttore, dopo vari anni e l’emanazione di molteplici direttive e ordini di servizio, non sia a conoscenza dei carichi di lavoro e dei compiti svolti dagli impiegati???

 

Vero è che per una lucida ed efficace organizzazione bisogna essere informati nel dettaglio. Quindi, ottenute le varie relazioni dai responsabili, e dopo aver preso atto, che l’Ufficio Relazioni con il Pubblico, sino all’emanazione dell’ordine di servizio succitato, aveva provveduto, anche, alla protocollazione della posta in arrivo, decide di punto in bianco di annullare le precedenti disposizioni e di riassegnare il servizio di protocollo all’U.R.P., richiedendo al responsabile di detto servizio di integrare la precedente relazione dettagliando meglio le mansioni svolte !?!.

 

Dopo aver ottenuto l’ulteriore relazione dal responsabile dell’ufficio U.R.P. e valutato che a seguito dei molteplici compiti connessi all’utenza e alle specifiche competenze attribuite dalla normativa istitutiva dell’U.R.P. stesso, rendono difficoltoso il disbrigo della protocollazione degli atti presentati, lo scorso 4 marzo il Direttore ha provveduto a riassegnare, per l’ennesima volta, il servizio protocollo disponendo:

 

·         l’annullamento dell’ultimo ordine di servizio nel punto in cui prevedeva quali soggetti dovevano provvedere alla protocollazione della posta in arrivo

 

·         l’assegnazione, dopo lo smistamento curato dall’ufficio di direzione e l’apposizione del visto del Direttore, della protocollazione della propria posta ai vari uffici e servizi.

 

Sicuramente quanto sopra ci lascia basiti, ma in attesa di altre novità, una proposta vogliamo provarla a fare anche noi: considerato che, a seguito dei nefasti recenti provvedimenti legislativi, nonché della definitiva firma di un ancor più nefasto CCNI di Ministero, i lavoratori dovranno essere sottoposti a valutazione, con i relativi atti consequenziali, non sarebbe doveroso, ancor prima di procedere a tali valutazioni, valutare coloro i quali, oltre ad essere ben retribuiti dovrebbero anche essere chiamati alla responsabilità dell’organizzazione del lavoro in funzione del corretto funzionamento dei nostri uffici !?!

 

Lasciamo, come diceva il poeta, ai posteri l’ardua sentenza nella speranza che finito l’inverno si arrestino le piogge di inutili e dannosi ordini di servizio nonché di fantasiose e penalizzanti interpretazioni della normativa contrattuale vigente.    

 

 

 

Sondrio, 2 aprile 2010            

                                              Coordinamento Regionale Lavoro RdB/CUB