... che fare?

Riqualificazione, Conciliazione, Ispezione del Lavoro

Roma -

“…che fare ?” Ecco la domanda più ricorrente che il personale rivolge a questa Organizzazione Sindacale impegnata, da alcune settimane, a discutere e confrontarsi durante le assemblee indette con il personale di molte Direzioni Provinciali del Lavoro.

 

Le tematiche discusse durante gli incontri, che hanno trovato partecipata e interessata rispondenza, sono molteplici ed importanti: la  progressiva dismissione delle competenze del nostro Ministero, l’attuale situazione degli uffici periferici, la proposta di legge d’iniziativa popolare per una nuova scala mobile, lo scippo del TFR (TFS) e la nostra richiesta che venga considerato, così come già nel lontano 1968 la Corte Costituzionale aveva sancito, SALARIO e quindi…intoccabile, la vigilanza sui luoghi di lavoro, la vigilanza sulle società cooperative, l’assurdo teatrino della riqualificazione.

 

Dopo le iniziative di lotta che hanno visto, al di là di ogni aspettativa, protagonisti migliaia di lavoratori in moltissime sedi dove gli stessi hanno esercitato il proprio diritto alle assemblee e per sette giorni, per venti minuti, hanno bloccato le attività lavorative, dopo la manifestazione a Roma, dove il contributo degli iscritti e simpatizzanti di questa O.S. è stato pressocchè fondamentale, la domanda che ci viene posta da più parti è….”che fare?”. Se, da una parte, il personale amministrativo si sente, del tutto od in parte, defraudato del corretto inquadramento nelle funzioni svolte (le riqualificazioni dopo sei anni hanno dato risposte ad una percentuale assolutamente irrisoria di lavoratori, soprattutto nell’aria B) dall’ altra, nonostante, le forme di lotta attuate, i documenti accorati, le richieste avanzate, il ribadire l’importanza del ruolo sociale svolto a difesa e per la tutela dei lavoratori, il personale ispettivo non trova risposta alcuna.

 

Non si danno risposte a coloro i quali sul territorio devono assolvere al compito della conciliazione (spogliando tale garante pratica di ogni significato se lungamente protratta nel tempo), né, tantomeno, s’intende dare risposta alle rivendicazioni di dignità di lavoratori (Ispettori ed Addetti alla Vigilanza) la cui attività è stata, in questi ultimi anni, colpita da provvedimenti legislativi iniqui e artatamente licenziati al fine di propagandare un “risparmio di spesa” che insieme alla Legge 30 rappresentano un vero attacco all’attività ispettiva su tutto il territorio nazionale.

 

L’ultima finanziaria con la quale si è inteso risparmiare, persino, sulla indennità di missione e/o i rimborsi dovuti per l’utilizzo del mezzo proprio, appare come l’atto finale di una tragicommedia in cui la dignità dei lavoratori demandati alla vigilanza sul lavoro viene definitivamente calpestata e le garanzie e le tutele sui luoghi di lavoro si  devono intendere  come di scarso interesse per la cosa pubblica.
Quindi…”cosa fare?” continuare a mantenere un livello d’attenzione e di protesta alto nei confronti delle prossime determinazioni dell’Amministrazione, finora sorda a qualsiasi richiesta lecita in merito alla vigilanza, all’espletamento della conciliazione, al corretto inquadramento degli Addetti alla Vigilanza tutti, al corretto inquadramento del personale amministrativo tutto, oppure ….abdicare e tornare ad una vita più tranquilla, dove:
 si “garantiscono” in tempi sempre più lungamente protratti, per mancanza di mezzi e strutture, le conciliazioni dei lavoratori che reclamano i loro diritti costringendoli a vertenze dispendiose e defaticanti, tanto prima o poi…….;
si mette a disposizione la propria macchina per effettuare ispezioni in zona missione, attendendo il rimborso ed anticipando le spese, tanto prima o poi……..;
si va in ispezione all’interno della propria città od in zona missione con i mezzi pubblici, attendendo il rimborso ed anticipando le spese, tanto prima o poi……;
si garantisce l’addestramento dei nuovi ispettori, funzionari dell’ispettorato, profilo economico C2, anche da parte degli addetti alla vigilanza, profilo economico B3, (tanto per capirsi quei lavoratori defraudati dal CCNI e obbligati a sostenere un corso concorso per passaggio nella qualifica di accertatore, posizione economica C1, corso concorso dal quale venivano esclusi, prima, coloro i quali avevano avuto l’ardire di svolgere quelle funzioni col diploma di terza media e, poi, venivano ritenuti “poco idonei” altri che nel contrapporre decine d’anni di lavoro sul campo stentavano di fronte alla commissione d’esame nel rispondere a domande estratte dall’apposito bussolotto !!)…..tanto per capirci quegli stessi lavoratori la cui parte “fortunata” dopo aver superato l’esame si è vista negare la firma del contratto per mancanza di copertura finanziaria sancita dall’ultimo atto del governo uscente !!

 

Nell’incontro tenutosi il 30 u.s. con i rappresentanti del nuovo governo le problematiche relative alla quasi completa paralisi delle attività ispettive e di conciliazione in atto presso le DPL su tutto il territorio nazionale sono state oggetto da parte di questa O.S. di approfondita analisi e denuncia, sottolineando in particolar modo le condizioni di estrema sfiducia con le quali i lavoratori vedono alla risoluzione delle oggettive condizioni in cui versano le funzioni stesse del Ministero. Se da parte dei due Ministri vi sono state parole volte ad assicurare l’impegno a discutere delle giuste rivendicazioni di dignità, diritti, salario proposte dalla RdB, sappiamo, noi tutti, per esperienze oramai ventennali che sedere ad un tavolo di concertazione non basta. Non è servito in passato, quando era stata prospettata l’opportunità di risolvere una volta per tutte le profonde contraddizioni sul corretto inquadramento di tutti i lavoratori nelle mansioni svolte, potrà non essere utile in futuro se da parte dei colleghi non si porrà una più sensibile attenzione all’evolversi dei meccanismi che potranno portare ad un nuovo Contratto Integrativo.

Quindi, la risposta ci pare ovvia:

CONTINUARE LA PROTESTA

 

…fino a quando l’ Amministrazione non dia confortanti segnali di inversione di tendenza rispetto alla volontà di lotta al “lavoro nero”, garantendo  la sicurezza e la prevenzione sui luoghi di lavoro al fine di agire con efficacia contro quelle aziende che con il proprio comportamento omissivo e/o elusivo nei confronti delle norme che tutelano i lavoratori costituiscono la prima causa di mal funzionamento della cosa pubblica; accogliendo positivamente le richieste avanzate, da anni, per restituire dignità ai lavoratori di questo Ministero per le funzioni sociali, politiche che essi devono ricoprire e devono essere messi in condizione di assolvere:

Un passaggio di livello per tutti quei lavoratori amministrativi  che dopo decenni di attività hanno diritto al riconoscimento ed all’inquadramento nella posizione economica superiore.

Istituzione di un'unica figura ispettiva (Ispettore del Lavoro) ed inquadramento di tutti i lavoratori Addetti alla Vigilanza B3, che hanno comprovatamene svolto l’attività ispettiva sul territorio, nella posizione economica C2.

Rimborsi preventivi eguali  a quelli garantiti al personale ispettivo INPS ed INAIL ( sia che si utilizzino i mezzi pubblici, sottoscrivendo speciali convenzioni con le varie società con sortibili di trasporto pubblico, sia che le DPL chiedano loro stesse a questo personale, per l’assolvimento dei propri compiti istituzionali, di mettere a disposizione i mezzi propri in zona di missione che non).

Potenziamento del personale e dell’attività ispettiva, attraverso l’individuazione e la destinazione di maggiori risorse economiche volte a garantire e migliorare l’azione delle singole unità ed attraverso la cancellazione di norme legislative che di fatto inficiano l’azione lavorativa del personale ispettivo ( Legge 30 - Dlg.  124).

Solo rivendicando tali diritti la domanda che ci viene posta ….” che fare? ” avrà una risposta. Noi la riformuleremo a chi di dovere, cioè…” questa Amministrazione cosa intende fare del suo personale ed in particolare del personale addetto all’attività di vigilanza ed ispezione?”

Roma, 5 giugno 2006

 

Federazione P.I. RdBCUB - Coordinam. Naz. Lavoro